Sampdoria retrocessa, Canovi: "Bisognava tenere Pirlo"

Retrocessione. Si chiude mestamente il campionato della Sampdoria. Il pareggio di ieri sera contro la Juve Stabia ha sancito la discesa in Serie C per i blucerchiati che quest’anno hanno vissuto una stagione travagliata. Le aspettative con l’arrivo del ds Pietro Accardi non sono state rispettate. Scarso il feeling tra il direttore sportivo e Andrea Pirlo, così l’esonero dell’allenatore. Da lì una serie di cambi, alcune incomprensioni con i senatori della squadra, i cambi di allenatore in serie. E poi il tentativo disperato di salvare il salvabile con Roberto Mancini, il figlio Andrea in dirigenza, Evani e Lombardo a guidare la squadra. Nulla da fare. E’ Serie C. “Mi dispiace molto, davvero”, dice a TuttoMercatoWeb.com l’operatore di mercato Dario Canovi.
Quali sono stati gli errori?
“Troppi cambi di direzione. E’ un peccato vedere una grande squadra come la Sampdoria in Serie C. Ci sono stati troppi cambi di allenatore e anche di calciatori. Quando cambi tanto vuol dire che c’è qualcosa che non va. Vedere retrocedere la Sampdoria mi dispiace”.
Come si riparte?
“Con un programma chiaro, creando un vero progetto che è mancato. Era più un modo di muoversi a tentoni, ora bisogna programmare per bene. Dal tipo di allenatore a tutto il resto. Quando un club prende una strada e ha un progetto se lo abbandona perché i risultati all’inizio non vanno è un grosso errore. Pirlo è un bravo allenatore, lo aveva dimostrato anche alla Juventus. Era giusto continuare con lui. Il primo errore della Sampdoria è stato questo”.
