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SPAL, Marino: "Juventus tra le più forti al mondo. Ma la speranza è l'ultima a morire"

SPAL, Marino: "Juventus tra le più forti al mondo. Ma la speranza è l'ultima a morire"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
martedì 26 gennaio 2021, 13:34Serie B
di Davide Soattin
fonte Inviato a Ferrara

Da unica squadra di Serie B rimasta ancora in corsa, la SPAL si prepara a vivere un appuntamento con la storia: i quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus di Andrea Pirlo. A questo proposito, nella consueta conferenza stampa pre partita, il tecnico dei biancazzurri Pasquale Marino ha risposto alle domande di giornalisti, soffermandosi sia sul match dell’Allianz Stadium di domani sera, ma anche sui prossimi impegni di campionato, senza tralasciare i discorsi sul calciomercato. Saranno indisponibili Di Francesco (infortunio), Tumminello (squalificato) e D'Alessandro (scelta tecnica).

La Juventus farà turnover. Voi?
“Sì, anche noi lo faremo dove si può. Così come con il Sassuolo anche domani sera gestiremo le energie e le forze. La priorità resta il campionato, nonostante la partita sia importante”.

In attacco chi schiererà?
“Paloschi riposerà sicuramente. Non partirà dall’inizio perché è stato in campo tutta la partita contro la Cremonese. Floccari partirà titolare. Moro e Seck stanno crescendo. Dobbiamo fare di necessità e virtù contro una squadra fortissima”.

Mora sarà titolare?
“Vediamo un attimo. Ci sono delle valutazioni da fare e le faremo domani. Valuteremo le condizioni e se poterlo far giocare dall’inizio o a partita in corso”.

D’Alessandro?
“No. Resta a casa come contro la Cremonese”.

Come vivrebbe l’eventuale partenza di Di Francesco?
“Se parte qualcuno, sarà sostituito da qualcun altro. Per me è un giocatore importante, ha avuto un calo fisiologico quando abbiamo giocato tante partite ravvicinate. Ci sta, ma quando sta bene è importante e l’ha dimostrato. Aspettiamo eventuali dinamiche in corso, ma sono sereno. Dobbiamo gestire bene questa fase e cercare di fare un mercato che ci possa rinforzare”.

Come valuta il lavoro di Pirlo?
“Io sono convinto che alla lunga i valori della Juventus verranno fuori. Se ancora non ha i ritmi del passato è perché c’è stato un cambio di guida tecnica. In più ci sono state anche diverse defezioni che quest’anno si pagano. Nonostante ciò, Pirlo ha dato una buona organizzazione di gioco e può contare sulla qualità dei singoli. In campo è stato un grandissimo giocatore con allenatori di primo livello ed essendo stato un allenatore anche quando giocava penso che abbia potuto apprendere al meglio gli insegnamenti. Vedo che sta mettendo le sue idee. La genialità che lo contraddistingueva in campo lo aiuterà anche da allenatore.

TMW - La Primavera di Scurto sta facendo vedere buone cose. Ci sarà l’occasione di vedere qualche giovane in campo con voi in futuro?
“Se così fosse, vuol dire che continuiamo a cedere. Mi fa piacer far crescere i ragazzi, ma noi cerchiamo di completare un organico in modo tale che possa essere forte. Poi se ci saranno giocatori che avranno la bravura di emergere non posso che essere felice. Ad esempio, Moro e Seck hanno avuto la bravura di sfruttare un momento di emergenza nostro e si sono guadagnati la convocazione”.

TMW - Pensa che il non aver nulla da perdere sia un fattore che andrà a vostro favore domani sera?
“Probabilmente sì. Dobbiamo liberare la mente perché quando la squadra gioca con la mente sgombra e libera diventiamo belli da vedere. Se andiamo a Torino timorosi è sicuro che prendiamo gli schiaffi. Non abbiamo nulla da perdere, anche perché la nostra priorità resta il campionato. Andremo a giocare contro una delle squadra più forti del mondo e dobbiate essere sia obiettivi che realisti. La speranza è l’ultima a morire. Noi andiamo a giocare come abbiamo fatto contro il Sassuolo, poi sappiamo che tutto possibile. Logico che sarà difficile”.

Vede una Juventus indebolita rispetto al passato?
“Una formazione come la Juventus ha in organico giocatori che sono abituati alla pressione. La Juve è sempre stata forte e ha quei campioni che sanno come ricaricarsi sia fisicamente che mentalmente quando si gioca ogni tre giorni. Hanno vinto la Supercoppa Italiana contro il Napoli ed è difficile che abbiano cali di tensione. Noi dobbiamo avere gli stimoli giusti e fare una grande partita”.

Viviani come sta?
“Sta crescendo e migliora”.

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