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Il Bomber degli orologi è tornato in B! Lanini: "Reggio si merita questo traguardo"

ESCLUSIVA TMW - Il Bomber degli orologi è tornato in B! Lanini: "Reggio si merita questo traguardo"
martedì 18 aprile 2023, 17:35Serie C
di Luca Bargellini

È passato tanto tempo da quando Eric Lanini, poco più che ventenne, calcava i campi di Serie B segnando i suoi primi gol nel calcio che conta tanto da venire etichettato come "Bomber degli orologi" a seguito di una foto piuttosto particolare che lo ritraeva mentre indossava un cronografo ad ogni polso (più quello impresso direttamente sulla pelle). Oggi l'attaccante torinese è un professionista che alla soglia dei 30 anni si è, non solo, ritagliato un ruolo da protagonista nella Reggiana ma anche riconquistato la serie cadetta. "La B è un campionato che mi sento molto vicino - racconta in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com -, perché penso che le mie qualità si adattino bene a quelle di questo torneo. E sono felice di essere riuscito a riconquistarla con questa maglia dopo alcuni anni davvero difficili".

È probabile, dunque, non sia un caso che la Regia sia il primo club nella sua carriera nel quale ha militato per due stagioni complete.
"Reggio Emilia la sento come casa e nonostante l'estate scorsa mi siano arrivate proposte economicamente più vantaggiose ho fatto di tutto per tornare nuovamente in prestito qui. E col Parma che mi ha ceduto con un accordo biennale fino alla scadenza del contratto che mi lega a loro. Qui ho trovato un gruppo, una società, una squadra stupenda e sono felice".

Tutto questo assume ancor più valore se pensiamo che per lei, quella attuale, non è la prima promozione in Serie B.
"Vero, ma in quella del Padova del 2018, essendo arrivato nel mercato di gennaio, non ho recitato un ruolo da protagonista. Qui, invece, ho avuto modo di dare il mio apporto. Anche perché dopo quello che è accaduto lo scorso anno, la promozione di quest'anno è come se racchiudesse due anni in uno".

Proprio tenendo a mente la passata stagione c'è stato un momento nel quale le è corso un brivido lungo la schiena? Che qualcosa di simile potesse accadere di nuovo?
"Dopo lo stop contro la Virtus Entella e i risultati subito successivi ammetto che abbiamo accusato il contraccolpo, ma siamo stati anche bravi a capire che era quello il momento giusto per dare qualcosa di più per prenderci un traguardo che meritavamo davvero".

E, invece, c'è stato un frame nel corso della stagione nel quale ha avuto l'esatta percezione che questa fosse l'annata giusta?
"La vittoria di Cesena. Quei tre punti ci hanno permesso di allungare su una diretta concorrente, ma soprattutto è stato il carattere che abbiamo messo in campo a farmi capire che la strada fosse quella giusta".

Tra i protagonisti della vostra stagione c'è, senza dubbio, anche il vostro tecnico, Aimo Diana. Un personaggio che, anche dall'esterno, appare non comune...
"Se sono tornato a Reggio Emilia la scorsa estate è anche per merito suo, perché volevo continuare a lavorare con lui. Il mister ha delle idee ben chiare e dei principi dai quali non transige, ma sa anche ascoltare il pensiero altrui. Riesce a trovare la chiave giusta per ogni giocatore: in questo modo riesce a tirare fuori il meglio da tutti. Non è un dittatore come, invece, sono alcuni allenatori. In più è una persona estremamente sincera e questa, purtroppo, non è una qualità che viene spesso apprezzata".

Chiudiamo in bellezza... A che punto siete con i festeggiamenti?
"Credo che dureranno ancora per un po'. Domenica dopo l'ultima gara daremo il via alle celebrazioni vere e proprie, con i nostri tifosi e il trofeo. Reggio Emilia si è meritata tutto questo".

© Riproduzione riservata
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