Ferrero e la Samp: "Retrocessione come un lutto. So come ripartire, se mi chiamano torno gratis"

Retrocessione in Serie C. Un campionato sottotono, l'avvicendamento di diversi allenatori, l'esonero del ds Accardi, la speranza riaccesa con gli uomini che avevano a cuore le sorti blucerchiate. Da Roberto Mancini ad Evani e Lombardo. Nulla da fare. La partita contro la Juve Stabia, terminata in parità, ha sancito la retrocessione della Sampdoria in Serie C. Il club blucerchiato vive una delle pagine più brutte della sua storia calcistica. A tal proposito TuttoMercatoWeb.com ha interpellato l'ex presidente della Samp, Massimo Ferrero.
Ferrero, partiamo dal video che gira sui social dove sembra contento della retrocessione...
"Ma non è vero nulla. Dobbiamo interpretare le cose: in un momento di burla totale con due ragazzi che conosco ho detto 'speriamo che non perde, se perde ci sarà un perché'. Il video è stato tagliato, hanno tolto la parte iniziale e poi l'hanno divulgato sui social. Ho il cuore a pezzi per la Sampdoria, sono stato quindici anni lì e non sputo sul piatto dove ho mangiato. Mio figlio Rocco è cresciuto nello spogliatoio della Samp. Per me la retrocessione è stata un lutto".
Monte ingaggi elevato, squadra sulla carta di livello. Cosa è successo?
"E' andato tutto male. Mica è colpa di Manfredi. Magari saranno state delle scelte sbagliate. La gente non ha certo voglia di investire soldi e retrocedere. Il calcio però non è una scienza esatta. Non ci sono colpi, inutile dare la caccia ad un colpevole. Oggi bisogna stare accanto a Manfredi. E soprattutto basta protagonismi, rimbocchiamoci le maniche e riportiamo la Sampdoria dove merita".
La Samp per uscire dalla crisi si era affidata ai sampdoriani. Da Mancini a Evani e Lombardo...
"Il calcio è testa, non cuore".
Come si riparte?
"Ho le mie idee. Ma non c'entro nulla. Se vogliono un aiuto alla Sampdoria volentieri: so come si riparte. Ci vuole anche un po' di San Culino e quello ce l'ho. I tempi cupi sono finiti".
Presidente, tornerà nel calcio?
"Sono come Sora Camilla, tutti mi vogliono e nessuno mi piglia perché non mi faccio prendere. Aspetto, sono alla finestra. Sicuramente mi piacerebbe ritornare alla Sampdoria perché ce l'ho nel cuore. E il mio cuore adesso è spezzato. Se mi chiamassero andrei gratis. Io sono innamorato della Sampdoria e dei suoi tifosi, ma loro non me ne vogliono. Come in amore vince chi fugge".
