Union Brescia, Pasini: "Cerchiamo profili come Vido e Cianci. Giocatori che abbiano fame"

Intervenuto a margine del convegno 'Facciamo girare il pallone e l’economia” organizzato da Confartigianato Brescia, il presidente dell'Union Brescia Giuseppe Pasini ha rilasciato alcune dichiarazioni, in primis sulla questione dei dazi estremamente rilevante tra Unione Europea e Stati Uniti, con la negoziazione in atto tra la presidente della Commissione Von der Leyen e il capo di stato USA Donald Trump. Uno scenario che va inevitabilmente a intaccare lo stato dell'industria e il relativo indotto.
Dopodiché, il numero uno del neonato Union Brescia si è soffermato sull'attualità della squadra e la scoperta del calendario della stagione 2025-26, per il debutto prescelto contro l'Arzignano nel Girone A di Serie C: "Nessuna partita è in discesa, non dobbiamo essere troppo presuntuosi. Noi siamo l’Union Brescia, ma poi può capitare che si giochi contro l’Arzignano e si perdano le partite. Bisogna avere umiltà, le avversarie verranno da noi a fare delle partite di contenimento. Sono più rischiose partite come contro l’Arzignano, che quelle contro le big: molto spesso, chi deve salvarsi, non ti fa giocare".
E ancora: "Nell’amichevole contro l’Ospitaletto si è visto un bel calcio del mister, mancano ancora alcune pedine: senza nulla togliere ad Avella, che ha fatto molto bene qui l’anno scorso, stiamo cercando un portiere con esperienza. Ci vogliono giocatori che abbiano fame, è una piazza importante e con delle pressioni. Cerchiamo profili come Vido e Cianci: ci sono anche giocatori che hanno fatto la B, è difficile per loro tornare in C, come si è visto con Bisoli. Chi viene da noi dovrà avere la fame di giocarsi la categoria".
Un passaggio poi sullo stadio e le pressioni sulla squadra: "Il campo del Rigamonti sarà in ottime condizioni, giocheremo lì il match di Coppa Italia Serie C. Vedo i ragazzi molto motivati e responsabilizzati, devono abituarsi a questa mentalità e queste pressioni: alcuni di loro sono abituati ad ambienti focosi. Anch’io mi sento molto responsabilizzato, ma oltre alle buone intenzioni ci vogliono anche i risultati. Sono sicuro che la Curva Nord sarà al nostro fianco per questo progetto, sento la città in fibrillazione. Ci sono tutte le premesse per far bene".
