Marotta conferma: "Settimana decisiva per Lookman. Se non chiudiamo entro 2-3 giorni..."

Beppe Marotta, presidente e CEO dell’Inter, ha parlato a margine della conferenza stampa di Chivu, soprattutto di calciomercato: “Il mercato è durerà ancora per un mese circa, però vi sfugge un concetto: il fatto che una squadra riesca a confermare i giocatori che l’hanno resa protagonista in passato è un tassello già molto importante. Il calciomercato è interessante, i tifosi aprono i giornali tutti i giorni per leggere novità, voi lavorate e più si scrive meglio è. Però in realtà bisogna anche capire che, se una squadra come la nostra è arrivata dov’è arrivata, significa anche che ha dei valori importanti. Significa che l’Inter oggi annovera in grande maggioranza dei campioni, dei giovani interessanti, e che le conferme di giocatori anche datati recitano un ruolo importante. La seconda fase è quella decisa con la proprietà, sviluppare un nuovo modello: significa abbassare l’età media, fare investimenti mirati con profili giovani, che possono incrementare l’analisi di bilancio, il valore patrimoniale. Negli ultimi anni avevamo perso questo aspetto, lo stiamo recuperando con investimenti mirati che Oaktree ci ha concesso di fare. Il mercato dura ancora un mese, non nascondo che un obiettivo importante è Lookman, è un giocatore che non scopriamo noi ed è sui taccuini di tutti gli operatori internazionali. Oggi però è un giocatore dell’Atalanta, a cui va il massimo rispetto: abbiamo un rapporto ottimo con la famiglia Percassi, non nascondo che con Luca Percassi qualche parola l’abbia scambiata. Bisogna alzare l’asticella e non aver paura di chiedere giocatori bravi: questo posso dirvi, quello che succederà è prematuro, ma è vero che è un giocatore sul nostro taccuino”.
È la settimana decisiva?
“Certamente sì. Con l’allenatore abbiamo condiviso la ricerca di calciatori che abbiano una certa duttilità e che diano a lui la possibilità di giocare con più schemi. E quindi è chiaro che Lookman rappresenta un profilo adatto, non è l’unico però. Ci sono anche altri nomi: non nascondo che nel giro di 2-3 giorni arriveremo alla conclusione del confronto con l’Atalanta. Se ci saranno le condizioni e l’Atalanta sarà disponibile, vedremo di attivare una trattativa concreta, altrimenti ci sarà una soluzione diversa”.
Lookman ha 28 anni, è un’eccezione ai giovani?
“Ritengo e riteniamo, tutti, che nel gioco del calcio difficilmente vinci con undici talenti. Accanto al talento ci vuole l’esperienza, ci vuole un aspetto caratteriale molto forte. Lookman non è un giocatore rivendibile, ma ci può dare il vantaggio della qualità che ha. È un giocatore che non scopro io, ma inoltre un buon giocatore fa crescere i giovani che ha attorno a sé: un mix tra giovani e meno giovani dà valore alla rosa”.
Leoni è un obiettivo?
"Mi sembra giusto che Chivu abbia riconosciuto il valore sia di Esposito sia di Leoni, però è un giocatore del Parma e non abbiamo avviato alcuna trattativa. Farebbe comodo a tante società, ma la priorità in questo momento riguarda altri ruoli e altri giocatori. Poi vedremo cosa potrà succedere. Da una parte riconosciamo il valore di Leoni, dall'altra Esposito arriva dal settore giovanile dell'Inter, tra i migliori in circolazione. Abbiamo l'auspicio di poter trovare qui il Leoni dell'Inter. Non voglio dire che non sia bravo, forse è un po' esagerata la pressione datagli in questi mesi dai media. E ribadisco che il Parma ha fatto un'operazione intuitiva l'anno scorso, prendendolo per poco della Sampdoria e oggi ha un grande patrimonio".
Siete consapevoli che il nuovo corso richieste un percorso, dei test e una tutela?
“Se per nuovo intende l’allenatore, non è un ragazzino. Il Parma ha fatto una scelta coraggiosa, di affidare la panchina a un allenatore molto giovane e proprio in questo c’è uno dei nostri motivi: il coraggio di agire. Siamo una società che ha e che ha avuto molto coraggio, è una cosa insita in tutte le persone. Se si sbaglia si sbaglia, però bisogna avere il coraggio di osare: abbiamo puntato su un allenatore giovane e bravo, su giocatori giovani e bravi. E siamo consapevoli che accompagneremo questa squadra, anche nelle difficoltà: il compito della dirigenza è supportare, siamo un gruppo solo tra società e squadra. Chivu ha vinto un triplate, sa cos’è il senso di appartenenza. Ha cultura del lavoro, è da queste cose che non si possono non trarre benefici. È una cosa che aiuta a vincere, non è poco”
