Quale futuro per il calcio a Messina? ACR a un passo da baratro. E nasce il Messina 1947

Quale futuro attende il calcio a Messina? Dopo la retrocessione dell’ACR in Serie D, che ripartirà nella prossima stagione con un pesante fardello di quattordici punti di penalizzazione, nella città peloritana si sta affacciando un’altra realtà proveniente dalla provincia: il Città di Sant’Agata, retrocesso in Eccellenza lo scorso campionato, ha infatti improvvisamente cambiato sede e denominazione assumendo quella di Messina 1947, con sullo sfondo l’ambiziosa Messana, che ha conquistato la promozione in Eccellenza, pronta a fare da terza incomoda.

A fare il punto della situazione è il Giornale di Sicilia che spiega come l’ACR Messina di Aad Invest Group e Pietro Sciotto abbia poco più di una settimana per mettersi in regola e iscriversi al campionato di Serie D anche se la situazione non è delle più rosee, tanto che la situazione è monitorata costantemente da AIC e dalla magistratura. I debiti infatti sfiorano il milione di euro e i due rappresentanti della proprietà – Doudou Cissé e Stefano Alaimo – hanno fatto perdere le loro tracce. Appare dunque difficile che questa società possa continuare.

E così si stanno muovendo le altre due sopraccitate con l’ormai ex Città di Sant’Agata, del presidente argentino Maximiliano Sosa, che ha trasferito titolo e sede a Messina cambiando anche denominazione. L’obiettivo del nuovo Messina 1947 sarebbe quello di chiedere in caso di mancata iscrizione dell’Acr Messina il ripescaggio in serie D e proporsi come prima realtà cittadina tanto da aver chiesto il nulla osta per l’utilizzo dello stadio.