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La Russa: "Lite Ibra-Lukaku? Il razzismo non c'entra, ma ormai lo vediamo ovunque"

La Russa: "Lite Ibra-Lukaku? Il razzismo non c'entra, ma ormai lo vediamo ovunque"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 30 gennaio 2021, 23:42Altre Notizie
di Alessandra Stefanelli

Anche il senatore Ignazio La Russa, grande tifoso dell'Inter, ai microfoni de Il Giornale ha voluto esprimere il suo parere sull'episodio della lite tra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic nel corso di Inter-Milan di Coppa Italia: "A differenza di una semplice lite di campo, qui c'è stata la volontà di provocare Lukaku da parte di Ibra, il quale è intervenuto quando era già finito tutto. Di solito le liti di campo nascono da uno scontro tra due giocatori, mentre in questo caso mi è sembrato che l'inizio del diverbio sia stato a freddo. Razzismo? Secondo me il razzismo non c'entra, ma oggi siamo abituati a vedere il razzismo anche in situazioni che col razzismo hanno poco a che vedere. C'è stata solo una provocazione di Ibra che ha parlato di voodoo. Ma, se si accetta questa interpretazione, va tenuta sempre e non solo quando fa comodo parlare di razzismo su episodi anche meno offensivi di questo".

Ma lo svedese meriterebbe una punizione più severa? "Giustamente sono stati ammoniti tutti e due. Se l'arbitro, sbagliando, avesse voluto rovinare la partita, li avrebbe espulsi entrambi. Più che i gesti contano le parole, sono eclatanti le parole che l'arbitro o non ha sentito o, come spesso fanno gli arbitri, ha fatto finta di non sentire. Le parole, se non te le dicono in faccia a brutto muso, è meglio non sentirle. È una regola non scritta degli arbitri. Io credo che l'arbitro abbia operato nella maniera più corretta, ha fatto bene ad ammonirli entrambi. A me non interessa dare adesso un'ulteriore punizione. Quel che serve è omogeneità nei criteri che usano. Credo non andrebbe espulso nessuno e, poi, bisogna stare attenti anche a questa mania che il quarto uomo riferisce all'arbitro se in panchina qualcuno dice una parolaccia. Mi sembra che stiamo esagerando. Il linguaggio da stadio non è ammissibile quando viene amplificato dai media, ma andare addirittura a leggere il labiale è eccessivo. In questi casi io lascerei perdere e interverrei solo se le frasi vengono sbraitate in faccia all'arbitro".

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