Dalla Champions alla vita da idraulico. Lee Roche si racconta: "Bisogna avere un Piano B"

Dal sogno Champions alla nuova vita... da idraulico. Lee Roche è stata una delle tante promesse mancate del calcio inglese: terzino destro di belle speranze, avevo fatto il suo debutto con la prima squadra del Manchester United nella stagione 2002/03, quando esordì anche in Champions League, nell'incontro del 18 marzo 2003 contro il Déportivo la Coruna. Era la squadra di Beckham, Giggs, Scholes e sir Alex Ferguson, e il ragazzo all'epoca 23enne non riuscì ad imporsi e fu mandato in prestito prima al Burnley e poi al Wrexham, chiudendo la carriera nel 2011 in Irlanda. Oggi racconta la sua esperienza a Planet Football: "Forse avrei dovuto socializzare di più, come fecero O'Shea e Fletcher. Ero un ragazzo molto tranquillo e non mi sono integrato molto con i compagni. Penso che sarebbe stato meglio. Ricordo ancora la sensazione dell'esordio in Champions, la musica al centro del campo. Marcai Luque e penso di aver fatto bene, ma Ferguson mi cambiò all'intervallo senza mai darmi spiegazioni. Giggs mi incoraggiò e mi disse di tenere la testa alta" .
L'interesse per il calcio è scemato nel 2007, a soli quattro anni da quella partita in Spagna, quando aveva solo 27 anni. "Tornavo a casa e non volevo vedere il calcio in TV". Dopo il ritiro, la Football Association lo ha aiutato a reintegrarsi nel mondo del lavoro. Oggi Lee Roche lavora a tempo pieno come idraulico e i colleghi gli chiedono spesso di quell'esperienza: "Mi dà noia, non mi piace urlare e dire di aver giocato in quella squadra". Vuole che il suo esempio sia seguito da tanti altri giovani, che sperano di diventare subito famosi. "Devono conoscere il mondo reale, perché la maggior parte dei calciatori non ha un piano B nel caso in cui le cose nel mondo professionistico vadano male".
