FOCUS TMW - Una settimana da Roy: L'incredibile Brest, primo in Ligue 1 con uno dei budget più bassi

In un campionato che da anni vede il dominio del Paris Saint-Germain, salvo qualche eccezione, fa specie vedere dopo 6 giornate di Ligue 1 il piccolo Brest al comando. Tutto questo con sole 8 reti segnate, per la serie: pragmatismo al potere. Conosciamo meglio la rivelazione del campionato francese:
LE NOZZE CON I FICHI SECCHI - Il Brest ha uno dei budget più piccoli della Ligue 1: 48 milioni di euro. Il presidente Denis Le Saint è un grande industriale locale, si occupa di distribuzione di prodotti freschi come carne, frutta e verdura. Rispetto a molti altri omologhi però ama restare nell'ombra, lasciando i riflettori al direttore sportivo, Gregory Lorenzi. 40 anni, di origine corsa, è considerato uno dei migliori nel suo ruolo in Francia, riuscendo anche con poche risorse a costruire una squadra competitiva. Solo 3.5 i milioni spesi in cartellini in questa stagione, per il centrocampista Camara dal Saint-Etienne e il terzino Locko dal Reims. Il resto solo parametri zero e prestiti. Mercato che peraltro non si sarebbe potuto fare se non fosse stato ceduto in estate Franck Honorat al Mönchengladbach per 10,5 milioni di euro. Un sacrificio necessario per la salute finanziaria del club, in caso contrario non sarebbe arrivata l'autorizzazione dalla Lega per iscriversi in Ligue 1.
L'ALLENATORE - Si chiama Eric Roy e il suo percorso è quanto meno originale: 56 anni, originario di Nizza, proprio della squadra della sua città è stato giocatore, allenatore, direttore sportivo e direttore marketing. Il diploma di allenatore è stato conseguito solamente nel 2016, insieme a Zinedine Zidane. Tuttavia nessuno in questo periodo è stato disposto a dargli una panchina e il suo curriculum negli ultimi 7 anni parla di esperienze come direttore sportivo a Lens e Watford, rima di essere chiamato da Lorenzi a inizio 2023, per sostituire Michel Der Zakarian, licenziato a ottobre, col Brest ultimo. 4-3-3 è il suo stile di gioco, basato su corsa e intensità.
GLI UOMINI MERCATO - - Punto di forza della squadra è l'aver mantenuto pressoché intatta l'ossatura della scorsa stagione. Non ci sono stelle, tuttavia sono tanti gli elementi affidabili come l'olandese Bizot fra i pali. Capitan Chardonnet è il padrone della difesa ed è l'unico giocatore cresciuto nel club, che difetta un po' a livello di settore giovanile. A centrocampo il leader è Lees-Melou, protagonista di un grande inizio stagione. Davanti c'è il ritorno di Martin Satriano che aveva giocato già nel club bretone nella seconda parte della stagione 2021-2022. L'uruguayano sta giocando spesso da titolare, pur non essendo ancora riuscito a segnare, al contrario della sua riserva, Steve Mounié, decisivo nell'ultima partita contro il Lione e fra i migliori colpitori di testa della Ligue 1. Da tenere d'occhio Jérémy Le Douaron, sorpresa della scorsa stagione (10 gol, 3 assist).
GLI OBIETTIVI - - Nessuno crede a un Leicester in salsa bretone, ma c'è ottimismo su un campionato da prima metà della classifica. L'ambizione del club sul medio-lungo periodo è di mantenersi in Ligue 1 in vista del nuovo stadio che sarà pronto nel 2027. L'attuale impianto, il Francis-Le Blé (15mila posti) è molto apprezzato da giocatori e tifosi perché è molto vicino al campo e l'atmosfera è sempre calda.
