"Il Bayer ha fatto male l'anno scorso. Alla fine resti a mani vuote": la confessione di Muller

"Non avevo poi così tanti pensieri in testa. Sapevo più o meno cosa sarebbe successo. Volevo giocare a calcio, e questo l’abbiamo fatto. Purtroppo non siamo riusciti davvero a entrare in quella scia di gol. Nel secondo tempo ci sono state ancora un paio di occasioni. Anch’io quasi ne ho fatto uno, ma pazienza". Racconta così il proprio canto del cigno Thomas Muller, attaccante tedesco di 35 anni che ha giocato la sua ultima partita con la maglia del Bayern Monaco oggi contro il Borussia Monchengladbach, battuto 2-0.
Nell'intervista concessa nel post-partita a Sky Sports DE, a bordo campo dell'Allianz Arena, ha risposto cosa lo abbia reso felice delle sue 750 partite disputate per il Bayern Monaco: "Il calcio e le persone. Ma la cosa veramente fantastica è che siamo riusciti a farci consegnare oggi il trofeo del campionato qui nella nostra casa, nel nostro stadio. L’anno scorso abbiamo sofferto, anche se il Leverkusen se l’era meritato. Però ha fatto male, quando lavori duramente per tutta la stagione e alla fine resti a mani vuote", ha confidato.
Cosa si aspetta ora dall'addio preparato per lui: "75.000 cuori che battono un po’ per me, lì ti viene quasi un po’ di ansia (sorride, ndr). No, tutto tranquillo. Per me è un momento davvero speciale. Godersi il riconoscimento da parte di così tante persone non è scontato, e credo che in questo momento non riesco ancora a realizzarlo pienamente. Forse succederà più avanti", la chiosa.
