Le due facce di Berlino: Union in Champions, Hertha in Zweite. Come si è ribaltata la situazione

Union Berlino in Champions League, Hertha in Zweite Bundesliga: uno scenario impensabile fino a qualche anno fa quando i primi navigavano nella seconda divisione tedesca e i secondi si mostravano ambiziosi con acquisti importanti e la velleità di portare la squadra nella capitale a calcare i prestigiosi palcoscenici europei. Situazione che si è ribaltata, fino al divario massimo culminato oggi.
INVINCIBILI IN CASA - L'Union, prima di tutto, ha saputo cogliere l'attimo. Molti club più accreditati non hanno reso secondo le aspettative: Leverkusen, Eintracht Francoforte, Wolfsburg, Borussia Monchengladbach, Hoffenheim. La squadra di Urs Fischer ha poi sfruttato le sue migliori caratteristiche, quella di un gruppo compatto che concede poco: solo 38 gol al passivo, solo il Bayern ha fatto meglio. E che si esalta in casa: è l'unica squadra di Bundesliga a non aver perso. L'ultimo ko in campionato tra le mura amiche risale al 13 febbraio 2022, contro il Borussia Dortmund.
UNITI E SENZA PRESSIONI - L'organizzazione è il punto forte della squadra, che non ha mai avuto primedonne: 3-5-2 collaudato, tutti sanno cosa devono fare. Anche a livello contrattuale c'è uniformità, con la quasi totalità dei giocatori che hanno uno stipendio che oscilla tra il milione e 1,2 milioni. Con un paio di eccezioni che si spingono fino a 1,5. La possibilità di giocare sempre con la testa libera sta certamente aiutando: nessuno ha chiesto la Champions, la squadra è seguita a prescindere. Per la serie: comunque vada sarà un successo.
FISCHER-RUHNERT, COPPIA VINCENTE - Il tecnico Urs Fischer è arrivato nell'estate del 2018, con la squadra in Zweite e subito condotta nel massimo campionato. Ne sono nate stagioni incredibili dall'approdo in Bundesliga nel 2019: primo anno salvezza, secondo anno qualificazione in Conference, terzo anno qualificazione in Europa League e ora la Champions. Con picchi clamorosi toccati, come il primo posto in classifica dalla 6ª alla 12ª giornata. Il suo merito è quello di aver plasmato la squadra a immagine e somiglianza, ma soprattutto di aver migliorato tecnicamente il materiale umano a disposizione. Permettendo al club di fare clamorose plusvalenze. E riuscendo sempre a rimanere competitivo nonostante le cessioni. Al resto ci ha pensato il direttore sportivo, Oliver Ruhnert: con poco budget a disposizione riesce sempre a trovare la soluzione giusta. Per ogni giocatore in procinto di andar via c'è già pronto il piano B: la scorsa estate è stato ceduto Taiwo Awoniyi per oltre 20 milioni, dopo che era stato acquistato l'estate prima per 8. Risultato: più soldi nelle casse e un risultato sportivo migliore.
I PROTAGONISTI DEL MERCATO - Due nomi su tutti: Sheraldo Becker e Danilho Doekhi. Il primo, nazionale del Suriname, è arrivato nel 2019 e sarà certamente ceduto per ragioni di cassa. Ha giocato tutte le partite stagionali dell'Union, partendo titolare in 47 partite su 48. Il trasferimento in Inghilterra è il più probabile, il prezzo considerando i suoi 28 anni e la scadenza 2024 sarà probabilmente contenuto. Chiude questa stagione con 12 reti e 10 assist. Doekhi, difensore olandese di 24 anni, ha dimostrato di essere un ottimo interprete del ruolo e, cosa che non guasta, uno che la butta dentro: 5 gol segnati in questa Bundesliga, tutti di testa. La Serie A lo segue, è sul taccuino di Roma e Napoli. Ne sentiremo parlare in queste settimane.
HERTHA, QUALE DESTINO? Dopo anni tribolati e una salvezza, quella della scorsa stagione, strappata solo attraverso i playout, l'Hertha si è dovuto arrendere retrocedendo con un turno d'anticipo. Al contrario dell'Union Berlino gli investimenti sono stati cari e praticamente tutti sbagliati. Una Zweite praticamente inevitabile ma che rischia di essere il minore dei problemi: il club non ha ancora ottenuto la licenza e in ogni caso è destinato a un torneo di sofferenza. La situazione è complicata e ci sarà da vendere più giocatori possibile per fare cassa.
