Messi spiega l'assenza a Hong Kong: "Problema all'adduttore, avrei voluto giocare"

La sua assenza nell'amichevole disputata dall'Inter Miami contro una selezione formata dai migliori giocatori del campionato di Hong Kong è diventata una caso politico e ha scatenato molte polemiche. Dopo qualche giorno, Lionel Messi ha voluto spiegare personalmente cosa è successo: l'attaccante argentino si è infortunato nella partita contro l'Al Hilal, chiedendo il cambio: poi, in ospedale, è stato riscontrato un problema all'adduttore.

L'ex di Barcellona e Paris Saint-Germain ha giocato solo cinque minuti nella sfida seguente, contro l'Al Nassr, per testare il suo stato di forma ma ha continuato ad avvertire disagio. Così, è arrivato a Hong Kong ma è riuscito ad allenarsi con il resto della squadra e non ha potuto giocare. Un'assenza che ha provocato la furia del pubblico e del governo locale. Oggi Messi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato tutto: "La verità è che è stata una sfortuna non poter essere presente nella partita a Hong Kong ", ha detto.

Ha ricordato che il 29 gennaio, nella prima partita in Arabia Saudita, contro l'Al Hilal, ha avvertito un fastidio ai muscoli adduttori. E nella partita successiva contro l'Al-Nassr "ho giocato poco per vedere come mi sentivo. Poi ho fatto una risonanza magnetica ed è risultato che avevo un edema. Purtroppo sono cose di calcio, in qualsiasi partita può esserci un infortunio. A me è capitato di non poter partecipare alla partita di Hong Kong ed è un peccato perché voglio sempre essere presente, soprattutto quando viaggiamo così lontano e le persone sono entusiaste di vederci".

Messi ha dato anche qualche indizio sulla sua possibile presenza nella partita di domani in Giappone, contro il Vissel Kobe: "Non so se ci sarò o meno, ma mi sento molto meglio e voglio provarci".