Monchi lascia l’Aston Villa: il richiamo di Siviglia è forte ma si prenderà una pausa

Un progetto chiaro con un allenatore che conosce bene - Unai Emery - e una squadra cresciuta tanto seppur in crisi di risultati in questo avvio di stagione. Eppure, qualcosa mancava nella vita di Monchi: il richiamo della sua Siviglia, club che il direttore sportivo ha frequentato per trent’anni, prima come giocatore e poi come dirigente, e che ora potrebbe perfino diventare di sua proprietà.
La separazione dal club di Birmingham, che dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore, va letta in quest’ottica. I rapporti con la proprietà non sono stati sempre idilliaci e i problemi di bilancio hanno frenato il mercato. Eppure, Monchi stava costruendo un progetto vincente, che aveva riportato il club inglese ai quarti di Champions League dopo 42 anni.
Ora Monchi è pronto a dire addio, adducendo motivi personali e bisogno di riposo, ma alcune avvisaglie c’erano già: il mercato estivo limitato, con soli 30,5 milioni spesi per l’attaccante Guessand e mezzo milione per il portiere Bizot, l’arrivo a parametro zero di Lindelöf e i prestiti di Elliott e Sancho. Una combinazione di vincoli economici, difficoltà sportive e stanchezza personale ha creato i presupposti per la separazione. Secondo El Pais, Monchi inizialmente si prenderà una pausa, ma l’imprenditore Antonio Lappi sta infatti valutando un progetto per riportarlo alla guida del Siviglia, con contatti già avviati con alcuni azionisti.
