Mourinho e la clausola sul contratto col Benfica: tutto per una questione politica

José Mourinho è stato annunciato come nuovo allenatore del Benfica e ha firmato un contratto fino al 2027. Ma è saltato all'occhio un dettaglio nel comunicato ufficiale, che specifica come le parti possano separarsi senza penali entro 10 giorni dall'ultima partita di questo campionato, chiudendo con un anno d'anticipo il rapporto.
Perché questa scelta? Il Benfica in questo momento è nel mezzo di una campagna elettorale e di fatto lo Special One è stato la carta che Rui Costa, candidato per una rielezione, ha deciso di giocarsi. Gli ultimi due anni non sono stati certamente dei migliori da parte della squadra, che ha visto vincere i cugini dello Sporting. Nell'ultima stagione, in particolare, sono stati beffati sul filo di lana sia in campionato che in Taça do Portugal. E la bacheca si è riempita solo della meno nobile Taça de la Liga.
I tifosi del Benfica sono chiamati a votare il 25 ottobre. L'altro candidato alla presidenza è Joao Noronha Lopes, che in caso di elezione ha promesso l'acquisto di Bernardo Silva. Il centrocampista del Manchester City è notoriamente tifoso del Benfica e nel corso degli anni ha sempre promesso di tornare un giorno e nel pieno della forma. Il contratto del giocatore col club inglese scade il 30 giugno 2026 e questa potrebbe essere la grande occasione.
Da qui la scelta di tutelarsi con Mourinho. In caso di vittoria di Lopes, il nuovo presidente porterà sicuramente i suoi uomini e Mou potrebbe non essere uno di questi. Del resto lo stesso Rui Costa lo ha dichiarato in conferenza stampa: "C'è una clausola a fine stagione che lascia a chi guida il club la decisione se continuare o meno con l'allenatore". In questa partita politica una cosa è certa: saranno molto importante per Rui Costa che Mourinho parta subito forte alla guida del Benfica.
