Juve Stabia a caccia del colpaccio a Catanzaro. Partenza ottima della squadra di Abate

Se c'è una squadra che può essere etichettata come rivelazione in questa primissima parte di campionato è senza dubbio la Juve Stabia. Alzi la mano chi avrebbe immaginato una partenza del genere da parte di una squadra che, in estate, ha perso calciatori come Thiam, Peda, Floriani Mussolini, Adorante e Fortini - oltre che la guida tecnica Pagliuca - salvo poi conquistare sei punti in quattro partite scioriando un calcio a tratti piacevole e molto propositivo. A Chiavari, con l'Entella, un pareggio senza sofferenza e la capacità di portare a casa un punto in uno scontro diretto ricco di insidie e contro un avversario carico d'entusiasmo per il ritorno in cadetteria. Poi lo 0-0 con il Venezia, una delle più autorevoli candidate al salto di categoria che dovette ringraziare Stankovic per aver evitato una sconfitta al Menti. Stesso discorso per il match con la Reggiana, un dominio dei padroni di casa e un altro 0-0 frutto dei miracoli del portiere amaranto. "Non dobbiamo avvertire differenze tra partite interne e match in trasferta: meritavamo di più in queste due gare al Menti, vorrà dire che andremo a La Spezia con furore agonistico e con la voglia di conquistare una vittoria che dia ulteriore importanza al lavoro che stiamo facendo" dichiarò Abate nel post partita, parole che sembravano di circostanza, ma che trovarono riscontro con i fatti visto che la Juve Stabia è andata a sbancare per 1-3 uno degli stadi più difficili della categoria.
Al di là dei risultati sorprende la capacità dei calciatori di scendere in campo sciolti, sereni, consapevoli dei propri mezzi, senza pressioni dettate dai continui paragoni col passato recente e con la convinzione di doversi anzitutto assicurare una salvezza tranquilla prima di alzare, eventualmente, l'asticella. E questa squadra ha già nuovi punti di riferimento di una certa importanza. Giorgini si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa, Cacciamani è giovane interessante, Carissoni macina chilometri sulla fascia e garantisce cross e qualche gol che non guasta mai. E Gabrielloni sta ritrovando la forma migliore come testimoniato dalla prestazione positiva di La Spezia. Stasera, a Catanzaro, altro esame di maturità. Campo difficile, avversario teoricamente costruito per puntare ai playoff, bomber Iemmello da tenere costantemente sotto osservazione. Ma tornare dal Ceravolo con un altro risultato positivo alimenterebbe l'entusiasmo della piazza (che però numericamente ha risposto in modo deludente, quanto fatto negli ultimi anni meriterebbe un Menti gremito e trascinante), oltre che l'autostima di un gruppo molto giovane e che ha voglia di non far rimpiangere chi, in estate, ha fatto scelte diverse. Lo zoccolo duro sarà guida essenziale per tentare il colpaccio: Bellich rientra in difesa, Varnier è l'usato sicuro che non tradisce mai, Mosti-Pierobon-Leone è centrocampo di spessore, Piscopo e Candellone conferiscono alla manovra qualità e imprevedibilità. Senza dimenticare che, alla lunga, Maistro e Zuccon proveranno a scalare posizioni nelle gerarchie essendo calciatori di categoria che, anche in corso d'opera, possono sempre dare un contributo prezioso.
