Sandro Wagner pensa ancora al mani di Cucurella: "Fa ancora male, i ragazzi piangevano"

Il calcio tedesco non ha ancora dimenticato l’episodio più discusso dello scorsa Euro 2024. A riportarlo alla memoria è stato Sandro Wagner, ex vice di Julian Nagelsmann in Nazionale e oggi allenatore dell’Augusta, che in un’intervista al podcast Phrasenmäher di Bild ha raccontato la sua verità sulla mancata concessione del rigore contro la Spagna nei quarti di finale.
Nel corso dei tempi supplementari, un tiro di Jamal Musiala ha colpito il braccio di Marc Cucurella in piena area. L’arbitro inglese Anthony Taylor non ha fischiato nulla e il VAR non è intervenuto; poco dopo è arrivata la rete decisiva di Merino, che ha fatto sfumare il sogno della Germania di sollevare la coppa davanti al proprio pubblico. Wagner ha rivelato la frustrazione vissuta nel post-partita: "Avevo parlato con Rudi Völler e gli arbitri gli avevano dato una spiegazione diversa da quella che avevano fornito a me. Per questo sono entrato nello spogliatoio arbitrale. Ma dentro la cabina le versioni erano contraddittorie e, semplicemente, false".
L’ex attaccante del Bayern non ha usato giri di parole: "Per me era chiaro che si erano sbagliati dal primo secondo. Non sono andato a urlare, sapevo che non avrei cambiato nulla, ma quella decisione ha distrutto tutto. Ho visto i ragazzi piangere a Stoccarda e mi fa ancora male". Wagner, tuttavia, non si è sottratto all’autocritica: "Dobbiamo ammettere che avremmo potuto chiudere la partita prima". Resta il fatto che quell’episodio continua a bruciare nella memoria collettiva tedesca, mentre la Spagna si è poi laureata campione d’Europa a Berlino.
