Tottenham a metà classifica, niente panico per Postecoglou: "Non mi sento ansioso"

Oltre al Chelsea, anche il Tottenham ieri è caduto, ma per mano del Nottingham Forest. Ange Postecoglou, allenatore degli Spurs, si è presentato in conferenza stampa all'indomani del match del Boxing Day di Premier League per parlare della reazione che si aspetta dalla squadra dopo le due sconfitte consecutive di campionato e presentare la sfida contro i Wolves. Ma prima gli ultimi aggiornamenti sulla forma di Radu Dragusin, uscito all'87esimo minuto del match contro i Reds: "È un po' presto per dirlo, ovviamente ha avuto un problema alla caviglia e ha sentito di non poter continuare. Dobbiamo solo aspettare e vedere. Vedremo come sta quando arriverà oggi e poi lo valuteremo da lì".
Ben Davies è vicino al rientro? Domenica potrebbe esserci una possibilità di rivederlo?
"No, purtroppo è fuori. Ha avuto un contrattempo durante l'allenamento, quindi resterà fuori per un altro paio di settimane".
Due settimane fa ha detto che il lavoro di un allenatore di calcio è più difficile di quello di un Primo Ministro...
"Posso dire che ovviamente il sarcasmo e l'ironia sono difficili da cogliere in questo paese, perché se qualcuno davvero crede che fossi serio quando l'ho detto... ci sono lavori molto più difficili di quello di allenatore o di Primo Ministro di un paese".
Si sente sotto pressione? È questo il periodo più difficile della sua carriera?
"No e no. È quello che è. Non è quello che mi motiva o mi spinge. La mia motivazione per quello che faccio è cercare di creare squadre che vincano e abbiano successo, che facciano la differenza. Questo non cambia, continuerò a fare quello che sto facendo. Non aggiunge pressione né mi sento più ansioso. Per niente. Credo fermamente che supereremo questo momento e ne usciremo più forti, creando la squadra che vogliamo essere".
Ha sempre detto che "vincere un trofeo non è tutto, ma è l'inizio".
"Solo se è qualcosa di sostenibile e non un caso isolato. Capisco che la gente guardi alla mia situazione e pensi: 'Accidenti, deve fare qualcosa, altrimenti è nei guai', ma io non la penso così. Non è nel mio modo di ragionare. Non mi preoccupo di questo aspetto del mio ruolo. Come ho detto, quello che mi entusiasma di questo ruolo e quello che amo di quello che faccio è che ci sono delle possibilità per creare qualcosa di speciale e questo è quello che cercherò di fare".
