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Serie A femminile, le pagelle: Juve da 10, Sassuolo rivelazione. Inter e Pink Bari bocciate

Serie A femminile, le pagelle: Juve da 10, Sassuolo rivelazione. Inter e Pink Bari bocciateTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 4 giugno 2021, 08:30Calcio femminile
di Tommaso Maschio

La stagione del calcio femminile si è chiusa domenica scorsa con la vittoria della Roma in Coppa Italia ai calci di rigore contro il Milan. Una stagione che ha visto ancora dominare la Juventus, capace di vincere il quarto scudetto con un percorso netto, col Milan a darle del filo da torcere e il Sassuolo sorprendente terzo incomodo. Sotto le aspettative invece Fiorentina, Roma – che però salva la stagione portando a casa il primo trofeo della sua storia – e Inter, mentre sorprende in positivo l'Empoli con Florentia ed Hellas che confermano le aspettative. Napoli e San Marino hanno invece tenuto viva la lotta salvezza fino all'ultimo con le seconde che hanno superato le attese - nonostante la retrocessione – mentre la Pink saluta la massima serie con la peggior stagione della sua storia recente.

Questo il pagellone della stagione che tiene conto di tutte le competizioni:

Juventus 10: Manca la vittoria in Coppa Italia arrendendosi in semifinale è vero. Ma per il resto la squadra di Guarino non sbaglia un colpo. 22 vittorie su 22 gare, 75 gol fatti e appena 10 subiti (miglior attacco e miglior difesa della A) e un dominio assoluto che fa entrare la squadra bianconera nella storia visto che il suo record potrà solo essere eguagliato in futuro. A questo si aggiunge la vittoria della Supercoppa Italiana e una Women's Champions League che l'ha vista giocare alla pari, almeno per una partita, con le campionesse europee del Lione. Una stagione memorabile, perfetta per salutare l'artefice del primo quadriennio bianconero al femminile Rita Guarino.

Milan 8: Se la gioca alla pari con la Juventus fino alla gara di ritorno, perdendo l'andata di misura e solo per un calcio di rigore, cullando anche il sogno Scudetto. Una volta visto svanire l'obiettivo grosso, a causa del 4-0 subito a Torino, la squadra di Ganz vive un momento di flessione in cui rischia di compromettere la qualificazione in Europa che comunque arriva. In Supercoppa si arrende alla Fiorentina in semifinale, mentre in Coppa Italia arriva fino in fondo alla competizione arrendendosi solo ai calci di rigore contro la Roma. Un passo in avanti importante rispetto alla scorsa stagione ponendo le basi per poter competere realmente alla pari con la Juventus nella prossima annata.

Sassuolo 8,5: La vera rivelazione della stagione. La squadra emiliana si inserisce nella lotta per i primi due posti in maniera tanto inaspettata quanto meritata per il gioco espresso. Pur dovendo fare a meno di una calciatrice di spessore come Parisi, presto fermata da un grave infortunio, Piovani ha saputo costruire una squadra bella e divertente, lanciando tante giovani interessanti – dalla stellina Bugeja a Dubcova passando per Santoro e Tomaselli – che possono rappresentare il futuro, anche economico, della società. In Coppa Italia si arrende giocandosela alla pari con il Milan poi finalista.

Fiorentina 5,5: Stagione di alti e bassi chiusa con un passo indietro rispetto al recente passato. Le viola non entrano mai in corsa per lo Scudetto e per lunghi tratti della stagione vengono tenute dietro anche dall'Empoli facendo presagire il peggio prima di un finale in crescendo che permette alla squadra toscana di chiudere il campionato con un onorevole quarto posto che comunque non salva la stagione. La finale di Supercoppa persa contro la Juventus sembra rappresentare il canto del cigno di un'epoca che si chiude, mentre in Coppa l'eliminazione ai quarti contro un Inter non irresistibile è una macchia. Da sottolineare in positivo il lancio in coda alla stagione delle promettenti Baldi e Monnecchi.

Roma 6: Salva una stagione al di sotto delle attese con la vittoria della Coppa Italia, primo trofeo nella sua storia, e con una semifinale di Supercoppa in cui tiene testa alla Juventus trascinandola ai supplementari. Per il resto non riesce mai a entrare nella corsa ai primi posti a causa di un cammino con davvero troppi alti e bassi. Eppure la squadra era stata costruita per competere ai massimi livelli e la società anche in inverno non ha lesinato nei rinforzi riportando in Italia una campionessa come Linari. Troppi però i black out mentali con anche il sorpasso finale in classifica di una Fiorentina non certo impeccabile.

Empoli 7,5: Gioco divertente, offensivo a tratti esaltante. Un cammino non esente da passi falsi, certamente, ma che comunque è andato ben oltre le aspettative di inizio stagione ed è stato macchiato solo dall'addio anticipato del tecnico Spugna, grande artefice dell'ottima stagione, per questioni contrattuali. Tantissime le giovani, di proprietà e non, lanciate a grandi livelli ed esaltate dal gioco del giovane tecnico con ben sei ragazze arrivate a vestire anche l'azzurro più importante, quello della Nazionale.

Florentia San Gimignano 6,5: Un'annata in linea con il passato, senza rischiare nulla e togliendosi qualche soddisfazione, come la prima vittoria nel derby con la Fiorentina. Non poco per una squadra che alle spalle non ha alcun grande club maschile e rappresenta un modello alternativo e di successo. È forse la squadra che risente maggiormente dell'assenza del pubblico e lo si vede da qualche passo falso fra le mura amiche, ma nulla di preoccupante anche se forse, coi tifosi al seguito, avrebbe potuto chiudere con qualche punto in più.

Inter 5: Ancora una volta la squadra nerazzurra non riesce a decollare. Eppure la rosa è di assoluto valore con un buon mix di giovani talentuose e calciatrici d'esperienza. Le aspettative erano senza dubbie altre e non essere mai riusciti a stare stabilmente nella prima metà della classifica certifica un fallimento reso un po' meno amaro dal cammino in Coppa Italia dove le nerazzurre si arrendono solo in semifinale contro le rivali cittadine riuscendo anche a vincere il primo derby della loro storia. Ma i 25 punti raccolti sono davvero troppo pochi.

Hellas Verona 6: Porta a casa la salvezza senza grandi difficoltà e uscendo dalla lotta vera e propria abbastanza presto. Lo fa mettendo in vetrina giovani molto interessanti come la Golden Girl Bragonzi, ma anche Mella, Nichele, Ambrosi e Santi a cui viene permesso anche di sbagliare come è giusto che sia in un ambiente sano. Obiettivo raggiunto.

Napoli 6,5: Una media fra il 4 della prima parte di stagione e l'otto della seconda, con mezzo punto in più per la salvezza conquistata quasi in extremis. La squadra era stata costruita per un campionato tranquillo, ma ben presto si è capito che la Serie A nasconde insidie inaspettate specialmente per una squadra fortemente rivoluzionata in estate. La mossa salvifica è stato il cambio di allenatore con l'arrivo dell'esperto Pistolesi che ha saputo dare la svolta rilanciando anche giocatrici che apparivano smarrite – come Goldoni e Nocchi – nella prima parte di stagione. Il finale in crescendo, con il 5-0 nello scontro diretto contro San Marino, è la miglior base da cui ripartire.

San Marino Academy 6: Retrocede è vero, ma con onore. Arrivata in Serie A bruciando le tappe le Titane hanno affrontato con coraggio la sfida non abbattendosi neanche dopo un avvio disastroso. Merito di una società solida, che non si è mai fatta prendere dal panico, e di un allenatore che ha saputo trarre il massimo dalle sue ragazze restando a lungo sopra la linea di galleggiamento. Il 5-0 subito a Napoli, che è stato decisivo per le sorti della salvezza, resta una brutta prova dalla quale però la squadra ha saputo comunque reagire tenendo in bilico fino all'ultima giornata il discorso salvezza.

Pink Bari 4: Una vittoria, alla prima di campionato, in 22 partite e nessun pareggio. Peggior attacco del campionato con 12 reti e peggior difesa con 63 gol al passivo. Sono i numeri a parlare per la squadra pugliese che dopo essersi salvata nella passata stagione anche grazie allo stop dovuto dal Covid-19 non ha saputo replicare le buone cose mostrate in passato né provare a migliorare quanto fatto un anno fa. Tutto quello che poteva andare male è andato male con il divario tecnico dalle altre 11 che è stato fin da subito evidente e portato a una retrocessione meritata che non lascia spazio a nessun alibi.

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