Caso scommesse, Abodi: "Valutare l'esclusione dalla nazionale". Casale e Barella querelano

Nessuna nuova, buona nuova? Fino a un certo punto, perché si parla pur sempre dell'ultimo scandalo che ha travolto il calcio italiano. La giornata appena andata agli archivi non ha portato novità particolari. Sandro Tonali è sempre in attesa dell'esito del patteggiamento, ma nel frattempo ha incassato la fiducia e il sostegno del Newcastle. Nicolò Zaniolo, invece, aspetta ancora di essere ascoltato dalla Procura di Torino e da quella Federale: anche lui porta a casa la fiducia dell'Aston Villa. Qui un punto sulle situazioni dei due giocatori.
Le parole di Abodi. Nel frattempo, della vicenda continuano a parlare diversi protagonisti del nostro pallone. Su tutti, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che usa cautela visti anche i delicati rapporti con il mondo del calcio, ma non disapprova una clamorosa ipotesi: "Niente Nazionale per chi scommette? È una valutazione che va fatta. Anche il patteggiamento presuppone un assunzione di responsabilità pro futuro".
Casale e Barella querelano. Il difensore della Lazio è stato tirato in ballo da Fabrizio Corona, ma non sembra disposto ad accettare di subire l'evolversi degli eventi. "Nicolò ha sporto querela presso la Procura di Milano con l’assistenza dello studio Furgiuele - ha dichiarato il suo agente - il Procuratore stesso ha dichiarato che Nicolò non è indagato. Se un’altra procura stesse indagando su di lui senza che Nicolò lo sappia, vuol dire che l’indagine è segreta e Corona e la sua talpa stanno inquinando illecitamente le fonti di prova". Nicolò Barella, chiamato in causa dal quotidiano La Verità, è invece intervenuto in prima persona: "L'unica verità è che siete dei pagliacci".
