Il Lecce traccia la via. Sticchi Damiani: "Crescita continua". Corvino: "Noi facciamo scommesse"

Il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato in conferenza stampa al fianco dei dirigenti Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera del mercato che da poco si è concluso e della stagione che attende i giallorossi. Un modo per tracciare un bilancio sul mercato stesso, ma anche per ribadire alcuni concetti cari al club.
Le parole di Sticchi Damiani: "Il club sta crescendo tantissimo"
Queste le parole di Sticchi Damiani: "I filoni su cui il club sta crescendo tantissimo sono la parte sportiva, poi le strutture e la digitalizzazione del club. Abbiamo fatto un percorso virtuoso fatto di step ed il club ogni anno cresce. I costi, nel primo anno di Serie A, erano 58 milioni con una quota ammortamenti di 5. L'anno dopo sono saliti a 71 milioni con ammortamenti pari a 10,650 milioni. Al terzo anno, appena concluso, sono arrivati a 87,628 milioni con quota d'ammortamenti a 14 milioni. Ogni anno il club ha aumentato gli investimenti e lo ha potuto fare grazie a una gestione brillante".
Poi ancora: "Abbiamo risanato il percorso e costruito con i benefici arrivati dal lavoro dell'area tecnica, le plusvalenze. Le strutture vengono dopo, non la utilizziamo per buttare fumo negli occhi. Potevamo fare i furbi in questo mercato: prendere lo svincolato che entusiasma la piazza, che prendiamo a zero e invece abbiamo fatto una scelta impopolare. Per la prima volta da quando ci sono io, sono state fatte due operazioni da 12 milioni totali. Preferiamo investimenti su chi è di prospettiva, anziché attingere da prestiti e svincolati. E nonostante dei fisiologici esuberi abbiamo comprato due giocatori per 12 milioni e questo perché siamo sempre più virtuosi".
Sulle concorrenti per la salvezza: "Le neopromosse hanno fatto quello che abbiamo fatto noi quando lo eravamo, hanno investito senza grandi ricavi e cessioni. Alcune tantissimo. Le altre, quelle già consolidate in Serie A come noi, non si sono mosse diversamente dal Lecce. Poi, c'è chi rispetto a questo meccanismo decide di andare oltre e indebitarsi".
Le parole di Corvino
Il responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino ha parlato dei rinnovi di Gallo ed Helgason: "Sono in scadenza nel 2026. A Helgason abbiamo fatto la nostra offerta, aspettiamo risposte. Con Gallo parleremo per vedere se si trova un'intesa".
Poi si è parlato di tre giocatori finiti ai margini, ovvero Guilbert, Rafia e Maleh: "Siamo stati chiari, a loro abbiamo detto dall'inizio che non rientrano nei nostri piani tecnici. Per noi conta il valore, abbiamo comunque il dovere di tutelare il Lecce. Se uno-due alterano le immagini morali e comportamentali del gruppo dobbiamo far sì che tutti gli altri non vengano contagiati. E non è vero che lo scorso anno avevamo un gruppo di gente che litigava, era tra i più sani che abbia mai avuto. Non sarebbero altrimenti sopravvissuti a due cambi di allenatore. Senza gruppo non vinci a Roma, contro la Lazio in dieci, pareggi con l'Atalanta o vinci con il Torino. Chi monta questi casi sbaglia. Noi decidiamo e i panni li laviamo in casa. A questi tre giocatori abbiamo detto di trovare soluzioni, per qualcuno ce n'erano addirittura in Serie A e migliori delle nostre. Sono fuori dal progetto, aspettando il mercato".
Sulle concorrenti: "La Cremonese non ha fatto scommesse, come altri, hanno puntato sui nomi. Se non hai un presidente ricco la strada è come quella che abbiamo preso noi. E non condivido chi si abbona pensando che il Lecce sia squadra da doversi salvare ad ogni costo".
