Lecce, è arrivato Camarda dal Milan: oggi le visite. E l'Italia spera in DiFra

Francesco Camarda è arrivato in Salento e posa già con la sciarpa del Lecce: domani sono previste le visite mediche per l'attaccante arrivato dal Milan. Il classe 2008 arriva in giallorosso con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei rossoneri.
Sticchi Damiani: "Per lui c'era la fila"
Camarda, 17 anni, è reduce da una stagione in cui ha giocato sia in prima squadra che con il Milan Futuro in Serie C. Complessivamente le apparizioni in campo del centravanti sono state 35, di cui 10 in Serie A e quattro in Champions League mentre fra Serie C e Coppa Italia di categoria i gol realizzati sono stati sette con due assist. Buono anche il minutaggio nella coppa dalle grandi orecchie con 35 minuti totali. E adesso una nuova avventura, al Lecce, che è pronta ad iniziare.
Il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, ha detto di lui: "E' vero, c'era la fila per lui. Il ragazzo viene però qui, segno che ci sono ottime relazioni tra i due club e i due direttori sportivi. In più c'è la convinzione che Lecce sia l'ambiente ideale per crescere tanto".
E l'Italia spera in Di Francesco
Il Milan come abbiamo scritto si è mantenuto il diritto a contro-riscattare il ragazzo, per non rischiare di perderlo, ma non sono solamente i tifosi rossoneri a sperare che il 17enne possa trovare ambiente fertile al Via del Mare per iniziare a imporsi nel calcio dei grandi. In un periodo di magra per la Nazionale Italiana infatti, gli appassionati di pallone sperano che gli azzurri possano veder sbocciare un nuovo bomber sotto la supervisione dell'artigiano Eusebio Di Francesco.
Ovunque il tecnico sia andato - almeno dove ha potuto lavorare per un tempo significativo - se c'è una cosa che ha sempre fatto è stata quella di dimostrare che con i giovani ci sa fare. Anche nell'ultima annata con il Venezia. Si veda la crescita avuta da Nicolussi Caviglia, arrivato come centrocampista dai piedi buoni, ma con qualcosa da colmare in termini di leadership e consapevolezza, ora finito nel mirino di molti club dopo una stagione da punto di riferimento della squadra, seppur finita in modo amaro per i lagunari. Poi c'è il caso di Filip Stankovic: esordiente assoluto in A, Di Francesco non ha esitato dal lanciarlo titolare e dargli fiducia anche quando all'inizio esitava un po', nonostante ci fosse da mettere in panchina un eroe della promozione come Joronen. Poi Oristanio, il cui processo di crescita si è interrotto un po' sul più bello, ma pure Idzes, che a 24 anni ha completato la sua maturazione.
A Frosinone nella stagione precedente non mancano gli esempi simili, su tutti quello di Matias Soulé, esploso sotto la guida dell'allenatore oggi al Lecce. Poi anche Turati, Brescianini, Barrenechea e Okoli fra gli altri, che hanno spiccato il volo dopo l'esperienza con i Ciociari. Quella della crescita dei giovani è un marchio di fabbrica insomma che Di Francesco si porta dietro dai tempi in cui al Sassuolo: Domenico Berardi, Lorenzo Pellegrini, Simone Zaza, Alfred Duncan e Francesco Acerbi sono alcuni esempi di giocatori da lui valorizzati in neroverde. I tifosi del Lecce sperano dunque e con essi tutti gli amanti del calcio italiano.
