Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il Cardinale e il Papa: nuovo Milan, nel giorno dell'addio a Maldini. Ora non può farne a meno

Il Cardinale e il Papa: nuovo Milan, nel giorno dell'addio a Maldini. Ora non può farne a menoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 31 maggio 2022, 15:15Il corsivo
di Ivan Cardia

31 maggio 2009, Paolo Maldini dice addio al calcio, tra gli applausi del Franchi di Firenze. 31 maggio 2022, Elliott firma il contratto preliminare che porta il Milan nelle mani di RedBird. Se non credete alle coincidenze, buon per voi. A chi invece pensa che Dio non giochi a dadi con l'universo, non passerà inosservato il fatto che il Diavolo passi di mano, o almeno muova il primo passo ufficiale in tale direzione, proprio in un giorno simbolico. Quello in cui salutava la più grande bandiera della sua storia recente, riaccolta dieci anni dopo nelle vesti del salvatore della patria. Ben indossate, visto lo scudetto appena festeggiato. Ma con un'etichetta: da consumarsi preferibilmente entro il 30 giugno 2022.

Il Papa e il Cardinale. Liberi di sorvolare sulla bontà del gioco di parole. Lo zucchetto rosso, in casa Milan, lo indosserà per nobiltà gentilizia il futuro patron: Gerry Cardinale, cognomen omen per il fondatore di RedBird. Quanto al papa, per il peso specifico avuto nella rinascita del Diavolo - primo dirigente scelto da Elliott - non si può non assegnare il relativo titolo allo stesso Maldini. Ha voluto un ruolo di peso, ha lottato per averlo, ha dimostrato di meritarlo. Non da solo, e a tal proposito bene sarebbe ricordare che nella sorte l'accompagna Frederic Massara, regista occulto delle fortune della squadra di Pioli. Ma, se il Milan è diventato grande, tanto deve a Maldini.

In scadenza, ma come si può farne a meno? Il tema è tornato d'attualità per le dichiarazioni dello stesso direttore dell'area tecnica: "trovo poco rispettoso il fatto - ha detto Maldini parlando di sé e del già citato Massara - che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi". Ha dovuto ricordarlo lui, nel clima generale di festa post tricolore, che a un mese dalla scadenza del proprio contratto di rinnovo sostanzialmente non s'è neanche parlato. Sarà il primo appuntamento cerchiato in rosso sull'agenda di Cardinale? Immaginiamo di sì, il clima che circola in casa Milan è quello della grande armonia, della massima distensione, intervista permettendo. Come se non iniziasse domani l'ultimo mese di accordo fra i rossoneri e i principali artefici di un capolavoro stagionale ma che affonda le proprie radici negli ultimi quattro anni. Del resto, fatto un cardinale, viene naturale pensare che questo Milan non possa proprio fare a meno del suo papa Maldini.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile