Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

La Roma va attesa, il progetto è triennale. Ma dopo 6 mesi non s'è ancora capita la direzione

La Roma va attesa, il progetto è triennale. Ma dopo 6 mesi non s'è ancora capita la direzioneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 10 febbraio 2022, 15:30Il corsivo
di Raimondo De Magistris

José Mourinho nella Capitale s'è ritrovato catapultato in un mondo che non è il suo. Parla spesso di empatia, di condivisione. Di un progetto da costruire passo dopo passo tutti insieme. Parole normali che arrivano però da un allenatore che ha sempre ricacciato questa etichetta autonominandosi lo Special One.

Unico, arrogante, divisivo, l'uomo dei progetti costosi da sposare a pranzo per vincere a cena e poi salutare la notte. S'è ritrovato in una Roma che, invece, gli ha chiesto di ricostruire e rifondare un passettino dopo l'altro. Senza gli euro dell'Inter di Moratti o le sterline del Chelsea di Abramovich. Senza poter contare sulle spese folli del Real Madrid. Ma Mourinho a sorpresa ha detto sì perché, probabilmente, è in un'altra fase della sua carriera e perché, dopo la debacle Tottenham, aveva bisogno di aria nuova. Di tempo.

La Roma glielo darà, la fiducia in Mourinho non vacilla e i Friedkin mostrano sempre all'allenatore la loro vicinanza. Dopo le vittorie, soprattutto dopo le sconfitte. Perché il progetto è triennale appunto, si è ripartiti dalle basi ed è giusto dare tempo. Ma la questione è un'altra, oggi: qual è la direzione in cui sta andando la Roma?
Ad oggi, non c'è un'idea chiara di gioco. Partito con la difesa a quattro, Mourinho ha presto virato sulla difesa a tre e ora potrebbe fare un passo indietro. Squadra dal baricentro molto basso, offensivamente è oggi una Roma che si basa sulle giocate dei singoli. Sulle iniziative di Mkhitaryan e Zaniolo, sulle folate di Abraham. Ha meno punti in classifica di un anno fa, ha realizzato meno gol. Anche se la scorsa estate gli investimenti più importanti sono stati fatti proprio in attacco.

Sul mercato, Tiago Pinto ha appena concluso la sua terza sessione da dirigente del club giallorosso. S'è liberato di tanti esuberi, ma in entrata l'idea su cui si sta portando avanti la campagna rafforzamenti non è chiara. Non è da squadra pronta qui e ora, non è da future plusvalenze. L'acquisto più importante fin qui effettuato da Pinto è Abraham, che se fa bene tornerà al Chelsea con ricco premio di valorizzazione. Non il massimo: un po' qui, un po' là. Sul mercato è un ibrido: il GM sembra voler sposare la linea che Mourinho ha sempre dettato ai suoi club senza avere i soldi per farlo. E allora non arrivano gli Xhaka o i Zakaria, ma le alternative. Ma Mou era arrivato a Roma per fare altro, per andare anche lui - per la prima volta - in un'altra direzione. Già, ma qual è?

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile