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Mourinho ha ridato dignità al calcio italiano in Europa. Ecco perché è più Special che mai

Mourinho ha ridato dignità al calcio italiano in Europa. Ecco perché è più Special che maiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 26 maggio 2022, 08:00Il corsivo
di Gaetano Mocciaro

"I'm a Special One". Così José Mourinho si presentò nell'ormai lontano 2003 nella prima conferenza stampa da allenatore del Chelsea. Passò alla storia perché non si nascose dietro frasi fatte, a costo di passare per presuntuoso. Dalla sua aveva una Champions League appena vinta col Porto. E l'anno prima, sempre con i lusitani, aveva vinto la Coppa UEFA. Insomma, non propriamente un "pirla", citando lo stesso portoghese in un'altra presentazione ad effetto.

Lo ha dimostrato, di essere speciale. Lo ha legittimato negli anni. Ottenendo successi tutt'altro che banali. È speciale perché in 95 anni di storia la Roma prima di lui non aveva mai vinto nulla a livello europeo, se non una Coppa delle Fiere che non è comunque riconosciuta dalla UEFA. È speciale perché ha ridato dignità al calcio italiano in Europa, un calcio che si è permesso di snobbare in questi anni competizioni di questo calibro poiché ritenute minori. Dal Parma di Malesani nel 1999 infatti abbiamo assistito solo a figuracce che spesso sono sfociate in oscenità: squadre zeppe di seconde linee, stadi vuoti. Mentre altrove alzavano coppe a raffica. Non è un caso che prima della Roma 2022, allargando il discorso anche alla Champions, l'ultima squadra italiana ad alzare un trofeo internazionale è stata allenata da José Mourinho. Anche lì si fece la storia: riportare l'Inter 45 anni dopo sul tetto d'Europa. Peraltro centrando uno storico Triplete, traguardo mai centrato da una squadra italiana. Roba da persone speciali.

Mourinho è speciale perché, sempre a proposito di coppe snobbate dalle italiane, ha avuto il potere di portare oltre 60mila spettatori per un quarto di finale contro il Bodo/Glimt. È speciale perché ha sempre avuto il sostegno dei tifosi, anche quando difenderlo sembrava impossibile. Un legame fortissimo sin dal primo giorno con un popolo che ha scelto dal primo giorno di seguire il proprio leader. Proprio come successe all'Inter.

Mourinho è speciale perché è il primo allenatore a vincere tutte le principali coppe europee ancora in essere: Champions, Europa League e Conference League. E lo è ancora di più se pensiamo che da assistente di Bobby Robson al Barcellona ha vinto pure la Coppa delle Coppe. È speciale, Mourinho, perché nonostante abbia vinto tutto in carriera è ancora in grado di emozionarsi e scoppiare in lacrime dopo il trionfo di Tirana. Così speciale, così umano.

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