Italia, è il primo scontro diretto. Gazzetta dello Sport: "Fatto 30, facciamo 31"

"Fatto 30, facciamo 31", titola stamane La Gazzetta dello Sport sull'Italia di Mancini. Eccoci a Wembley per dare senso a tre anni di lavoro e ai trenta risultati utili che ci siamo lasciati alle spalle come i sassolini bianchi di Pollicino. La lunga striscia di imbattibilità, che ha consentito al c.t. Roberto Mancini di eguagliare il record di Vittorio Pozzo, è un ponte che, con il trentunesimo sassolino di stasera, deve portarci ai quarti dell’Europeo. Siamo pronti per l’esame d’inglese, abbiamo studiato come meglio non avremmo potuto. Da secchioni, addirittura: un girone di qualificazione di sole vittorie, dieci su dieci. E venivamo da una bocciatura apocalittica: l’eliminazione dal Mondiale di Russia. Ci guardano in modo diverso da quando Mancini ha strappato l’Italia dalla sua tradizione speculativa e le ha ordinato di correre in avanti, con o senza palla, alla ricerca del dominio e della bellezza. E’ in questo modo che abbiamo vinto le prime tre partite dell’Europeo; la terza, con il Galles, addirittura, dopo un turnover di otto uomini, segno che abbiamo una forte identità di gioco, la nostra vera forza, che resiste alla variabilità degli interpreti.
Contro l’Ucraina di Sheva, incapace di reagire al pressing avversario, l’Austria ha potuto giocare la partita perfetta, quella che preferisce: è passata in vantaggio e ha poi abusato del contropiede. Ma, dovesse passare in svantaggio, potrebbe ritrovarsi impaludata come contro l’Olanda, trafitta di continuo dalle ripartenze. Non ci fu gara. Maldestre le transizioni della squadra di Foda e spesso mal posizionata la pesante linea difensiva, destinata a soffrire se presa in velocità dalla tecnica di Insigne e Berardi. La qualità è tutta dalla nostra parte. Per contrastare la loro fisicità, è pronto ad entrare Manuel Locatelli, che ha conteso la titolarità di Verratti fino all’ultimo. E’ stato il grande dubbio che Mancini ha trascinato dentro la vigilia londinese. Ma siamo pronti, abbiamo studiato come secchioni, siamo beli, siamo più forti. Coraggio, azzurri. Avete fatto trenta, fate trentuno.
