Ranieri l'uomo dei miracoli ovunque. Il Romanista lo celebra: "Numeri primi"

Claudio Ranieri lascerà certamente la panchina della Roma con un piazzamento europeo, non resta che capire se sarà Europa o Champions League. Al momento infatti i giallorossi sono ad un solo punto di distanza e contro il Torino potrebbero togliersi l'incredibile soddisfazione di sfilare il pass per l'Europa che conta dalle mani della Juventus, solo in caso di flop dei bianconeri a Venezia.
Ma il tecnico romano era già stato accolto coi fiocchi dalla piazza dopo l'esonero di De Rossi, credendo ancor prima di vedere nei "Numeri primi" di Ranieri: la celebrazione de Il Romanista, in prima pagina, riassume l'opera di assoluta bellezza messa a segno dall'allenatore di 73 anni. Cinquantatré punti in 25 gare, media per partita di 2,12 quando con il Leicester campione d'Inghilterra fu 2,13. Nell'anno solare nessuno meglio della Roma e ora c'è da agguantare il quarto posto per il sogno Champions.
Ieri, intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 in occasione della trasmissione 'Un Giorno da Pecora', Sir Claudio Ranieri ha parlato anche del suo futuro: "Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile. Se mi ha chiamato qualcuno? No, nessuno, sono convinto delle mie scelte. È giusto che la Roma vada avanti, che io mi faccia da parte e che si inizi un nuovo mandato. Candidarmi in politica? No, grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti, so dove posso arrivare e dove no. Premier e allenatore sono due mestieri diversi, da tecnico studi gli avversari mentre a volte nei partiti hai avversari all'interno. Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io".
