Pro Vercelli, Romairone: "Mai avuto paura a mettermi in discussione. Mi piacerebbe rimanere"

"Una gioia indescrivibile, la più grande della mia vita, il mio primo gol nei professionisti, lo aspettavo da tanto, troppo tempo, non solo per me, per la Pro Vercelli, per i tifosi che ci hanno sempre sostenuto, per la città": così, come si legge su Tuttosport, l'attaccante della Pro Vercelli Alessandro Romairone, che sabato ha consegnato ai suoi la permanenza in Serie C, segnando il gol che ha deciso il playout contro la Pro Patria (retrocessa in Serie D).
Il classe 1999 ha poi proseguiti: "Mi piacerebbe rimanere, sin da piccolo sento questa maglia come la mia seconda pelle, dai Pulcini alla prima squadra, dopo gli inizi con la Pro Belvedere, ho esordito in C nel 2019, disputando due campionati, sono tornato a gennaio quando mi ha chiamato il direttore Musumeci chiedendomi di dare una mano in un momento di difficoltà, non ho esitato un istante ad accettare, firmando un contratto di pochi mesi che scade a giugno. Chi mi conosce sa che da sempre metto la Pro davanti a tutto e tutti".
E conclude poi: "Ho avuto come allenatori Modesto con gli emiliani, Gilardino coi liguri. Esperienze formative, al Sassuolo un'anno e mezzo con giocatori come Frattesi, Raspadori, Scamacca, Adjapong. Non ho mai avuto paura a mettermi in discussione, anche ripartendo dalla D nel Derthona, la mia stagione migliore in termini realizzativi con 12 gol. Poi da gennaio la mia vita, anche grazie alla possibilità di vivere nella mia città, con gli affetti più cari, mi ha dato una carica ancora maggiore, sacrifici che sono stati premiati sabato, quando c’era tantissima gente che conosco a spingerci, a fare nostra la partita più importante della storia recente della Pro Vercelli".
