100 milioni per una scommessa. La politica di Krause non sta funzionando

Il 2021 del Parma è iniziato decisamente peggio di come il già terribile 2020, dal punto di vista sportivo almeno, era finito. Il ritorno di D'Aversa a Collecchio ha portato una piccola scossa nelle prime due gare, la prima persa contro la Lazio e la seconda pareggiata a Reggio Emilia ma solo all'ultimo minuto, dopo aver a lungo condotto nel punteggio grazie a uno dei rarissimi gol prodotti dal peggiore attacco della Serie A. Un attacco che nelle 7 partite giocate ha prodotto... un solo gol, appunto quello segnato al Mapei Stadium da Juraj Kucka. Lo slovacco ha anche segnato l'ultimo gol casalingo del Parma, addirittura 106 giorni fa, in occasione della sfida salvezza contro lo Spezia, pareggiata in extremis proprio grazie ad un calcio di rigore dell'ex Milan: era un Parma diverso, c'era Liverani in sella e il gol non era una chimera, ma soprattutto era un Parma in piena zona salvezza, persa poi con le debacle contro Crotone e Torino.
I NUMERI DEL MERCATO - I numeri del campo chiariscono bene le difficoltà di una squadra che non conosce vittoria dall'ultima gara di novembre, quando i ducali espugnarono Marassi. Poi tante rimonte subite (due a San Siro clamorose) e delusioni cocenti arrivate per lo più nei minuti di recupero. E il cambio tra Liverani e D'Aversa non ha aiutato, visti i risultati ottenuti fino ad ora dal tecnico, che purtroppo non è riuscito a indurre quella reazione che Ballardini, al Genoa, e Nicola, al Toro, sembrano invece aver portato. Questo nonostante le cifre da capogiro spese sul mercato estivo, ma anche invernale, sebbene diverse operazioni siano state legate ad una salvezza che si allontana giornata dopo giornata. Ben oltre 100 milioni di euro investiti dalla nuova proprietà Krause, che ha dovuto però onorare anche gli impegni presi dalla precedente gestione (riscatti di Inglese, Grassi, Sepe, Hernani etc) e non si è certo tirato indietro quando si è trattato di rinforzare la squadra, pescando però soprattutto giovani e quasi tutti stranieri. Una scommessa sul futuro del club che ha però portato a Collecchio calciatori inesperti, benché promettenti, e che al momento può dichiararsi persa. Politica peraltro confermata anche nel mercato invernale, il che ha portato anche a qualche piccolo attrito tra tecnico e dirigenza. I rinforzi, come in estate, sono arrivati quasi tutti negli ultimi giorni della sessione e che andranno ora aspettati nell'inevitabile periodo di adattamento alla Serie A. E con 17 gare sul calendario, quando qualcuno di questi sarà pronto, per il Parma potrebbe già essere tardi.
