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Al Pisa di Gilardino serve più cattiveria e precisione in zona gol

Al Pisa di Gilardino serve più cattiveria e precisione in zona golTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 09:15Serie A
di Andrea Chiavacci

Un punto in tre partite e un solo gol fatto a fronte dei tre subiti. I numeri dicono molto ma non tutto però sulla partenza del Pisa di Alberto Gilardino.
La squadra nerazzurra in queste prime uscite ha tenuto testa alle rivali. Anche nella gara persa 1-0 con l'Udinese i nerazzurri hanno dimostrato di non disunirsi troppo nonostante il gol subito dopo neppure un quarto d'ora, con un rimpallo che ha favorito il tiro di Bravo, e di saper mettere gli avversari alle corde.
Soprattutto nella ripresa quando Gilardino ha cambiato la catena di sinistra e ha inserito Bonfanti e Leris per Lusuardi e Angori. Senza contare che Nzola, subentrato a Moreo, pur senza fare nulla di trascendentale ha dato un punto di riferimento in più vicino alla porta, e Tramoni è stato svincolato da compiti più difensivi.
Il gol però non è arrivato. Il Pisa finora è andato a segno solo grazie all'autorete di Hien nell'1-1 in casa dell'Atalanta. Anche stavolta Meister si è divorato una grande occasione dopo appena due minuti, non approfittando di un clamoroso errore di Sava, che poteva cambiare il destino della gara. E dare anche morale al danese.
Nel primo tempo anche Moreo, bravo come sempre quando deve ripiegare, ha sprecato una buona occasione calciando alle stelle sull'unica incertezza di Solet.
Dietro la squadra ha sbandato soprattutto nella prima parte ma tutto sommato non è mai andata alla deriva. Anche se deve ringraziare Davis per non aver approfittato di un retropassaggio errato di Aebischer poco dopo il gol partita di Bravo.
E in quel caso poteva essere notte fonda. Va detto però che tre gol subiti in tre partite, uno per ogni match, non sono tanti.

Anzi, l'atteggiamento in fase di non possesso è una delle note migliori della squadra.
A centrocampo invece ha ben impressionato Akinsanmiro. Alla prima da titolare in nerazzurro e in serie A visto che aveva debuttato con l'Inter due anni fa ma da subentrato. Il nigeriano non ha fatto rimpiangere Marin che era reduce dagli impegni con la nazionale della Romania.
La fiducia non manca a Gilardino che ha elogiato la squadra. Anche il pubblico ha apprezzato la prestazione applaudendo a fine partita. E' evidente però che dei limiti ci sono. In un campionato difficile come la serie A vieni punito alla minima incertezza e devi essere bravo a sfruttare le occasioni concesse. Che nella massima serie non sono tantissime.
Nel finale si è visto Stengs. . La fisicità e la qualità dell'olandese può diventare un'arma in più per gli attaccanti. Va detto però che con la partenza di Lind, che ha chiesto di tornare in Danimarca pochi giorni prima della fine del mercato, il Pisa poteva intervenire soprattutto per prendere una prima punta. E non lasciare gran parte del peso di dover fare gol a Meister e Nzola.

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