Allegri torna alla Juve. Come Lippi, Trapattoni, Parola: a Torino i bis funzionano

Massimiliano Allegri torna alla Juventus. Una minestra riscaldata? Nella Torino bianconera, di solito, sono parecchio gustose. L’esempio più recente, quello di Marcello Lippi, lo testimonia. Tecnico dei bianconeri dal ’94 al ’99, il viareggino vinse tre scudetti e una Champions League. Tornato a Torino dal 2001 al 2004, mise in bacheca altri due titoli nazionali e portò la Vecchia Signora alla finale di Manchester. Niente male, insomma. Del resto, alla Juve era già successo con un altro grandissimo della panchina all’italiana. Giovanni Trapattoni guidò i bianconeri dal ’76 al ’91, in uno dei cicli più fortunati e vincenti nella storia del nostro calcio.
Richiamato alla Juve dal ’91 al ’94, non riuscì a vincere un altro scudetto (ben sei nella prima avventura bianconera), ma in compenso trascinò Madama alla conquista della seconda Coppa UEFA della sua storia. Terzo esempio, quello di un altro grande come Carlo Parola, che fu addirittura protagonista tre volte sulla panchina della Juve. Dopo i due scudetti vinti nel 1960 e nel 1961, l’autore della rovesciata più celebre d’Italia tornò in sella a metà anni Settanta. Risultato? Un altro scudetto, il terzo della sua carriera da allenatore, il sedicesimo in quello della Juve. A volte i cavalli di ritorno galoppano eccome. Ora tocca ad Allegri, di lunghezza o di corto muso.
