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Arthur-Pjanic, lo scambio di cui nessuno è davvero contento. Ma la Juve ci ha perso

Arthur-Pjanic, lo scambio di cui nessuno è davvero contento. Ma la Juve ci ha persoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 22 marzo 2021, 15:38Serie A
di Ivan Cardia

Un passaggio sciagurato. Quello della Juventus in casa contro il Benevento. Ma anche quello con il quale Artur ha spalancato le porte dell’area di Szczesny al tanque argentino. Il centrocampista brasiliano, fin qui certezza di un reparto che ha spesso deluso, finisce così sotto i riflettori. E il paragone, inevitabile, è con chi l’ha preceduto, quel Miralem Pjanic che a Barcellona, d’altra parte, sta faticando non poco a trovare spazio.

Uno scambio di cui nessuno è davvero contento. Numeri alla mano: il brasiliano, assente anche per lo sfortunato stop degli ultimi tempi, ha disputato fin qui 1.495’ complessivi, di cui 938’ in campionato. Il bosniaco, in Catalogna, è sceso in campo per un totale di 1.275 minuti, di cui solo 599 in Liga. Curiosamente, entrambi sono al quindicesimo posto per minutaggio nelle scelte (in entrambi i casi condizionate dagli eventi) di Koeman e Pirlo. Contributo offensivo pressoché nullo e del resto sono due registi: Pjanic a Barcellona non ha fin qui portato a casa né gol né assist, Arthur soltanto un gol nel 2-0 al Bologna. E le statistiche? Quelle sul principale punto di forza di entrambi (i passaggi) premiano comunque tutte Pjanic. Messi a confronto i rispettivi campionati grazie ai dati di Comparisonator, emerge come il bosniaco superi, in questa stagione, il brasiliano in praticamente tutti i fondamentali di impostazione, dal numero di passaggi riusciti per gara (86 in media contro 71) ai passaggi chiave (0,27 riusciti a 0,09) per arrivare ai lunghi riusciti (2,17 a 1,53) e ai filtranti (0,41 a 0,09). Più vicino il confronto sui parametri difensivi e anche su quelli offensivi, dai quali però il quadro è quello di un testa a testa.

Il confronto con l’ultimo Pjanic juventino. Quello che per Sarri avrebbe dovuto chiudere ogni partita con 150 passaggi effettuati. Non è andata esattamente così, ma anche da questo punto di vista non c’è storia rispetto ad Arthur. Almeno, rispetto a quello visto finora a Torino. In impostazione, curiosamente, l’unico aspetto sul quale il brasiliano di quest’anno superi il bosniaco dell’anno scorso è proprio il numero di passaggi fatti in media a partita. Pjanic, però, risultava molto più decisivo su tutti gli altri parametri. E soprattutto sotto altri aspetti del gioco: al netto di un impatto difensivo che resta molto vicino (per esempio: Arthur recupera 7,38 palle a gara e Pjanic ne recuperava 7,66; Arthur intercetta 3,24 palle a gara e Pjanic 4,37), il dato offensivo premia il regista della scorsa stagione. Che infilava più assist (0,19 a gara contro 0), ma soprattutto tirava molto di più (0,78 a 0,18) e portava a termine più azioni d’attacco (riuscite 1,67 a gara contro 0,81). Senza toccare il dolente tasto delle punizioni. In calce, tutti i numeri del confronto. La conclusione? Se è vero che nessuno è contento dello scambio estivo, di sicuro la Juve sul piano tecnico non ci ha guadagnato. Anzi.

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