Benevento-Milan 0-2, le pagelle: Donnarumma para tutto, Montipò esce a vuoto

BENEVENTO
Montipò 4.5 - Continua ad alternare grandi partite a errori evitabili. L’uscita a vuoto su Leao consente all’attaccante del Milan di chiudere la partita con un autentico capolavoro.
Letizia 6 - La notizia del suo infortunio preoccupa quanto una sconfitta comunque onorevole. Scalda i guantoni a Donnarumma dalla distanza cercando di bissare la prodezza fatta contro la Juventus, poi si tocca la gamba e va a terra. Insostituibile. (Dal 30’ Improta 6 - Entra in un momento non semplice della partita, si adatta anche nel ruolo di terzino con lodevole applicazione. Si spegne un po’ nel finale).
Glik 6.5 - Altra prova gagliarda del muro giallorosso, talvolta elegante anche nei disimpegni. Applausi a scena aperta dei compagni quando avvia un contropiede con un recupero in scivolata a metà campo davvero splendido.
Tuia 5 - vive una sorta di remake personale. Già nel 2017 l’arbitro Pasqua, in un Salernitana-Frosinone, fischiò un rigore contro ai padroni di casa per un fallo del difensore laziale. L’episodio lo condiziona, un po’ come accaduto a Sassuolo. E' lui a perdere banalmente il pallone a metà campo che innesca l'azione dello 0-2. Stavolta l’impegno non è bastato. (Dal 60' Foulon 5.5 - Ci si aspettava maggiore spinta, invece ha un approccio troppo timido. Perde la marcatura su Kessie e per poco il Milan non fa 3-0).
Barba 6 - Prima ora di gioco quasi perfetta, legge benissimo le giocate in ampiezza della capolista e fa ripartire la squadra con bravura. Si fa rispettare anche quando viene spostato al centro per esigenze tattiche. Ha sui piedi la palla del possibile 1-2, ma colpisce come peggio non potrebbe.
Hetemaj 5.5 - Dalle sue parti il Milan si rende maggiormente pericoloso e crea superiorità numerica, non è stata la miglior prestazione da quando indossa la maglia giallorossa. (Dal 46' Moncini 5 - Poteva mettere a tacere le voci di mercato, invece si è acuito il malcontento dell’ambiente per la sterilità degli attaccanti. Romagnoli gli lascia le briciole, viene sempre anticipato).
Ionita 5.5 - Prende un calcione da Tonali e conquista un cartellino rosso a favore, nel complesso il suo primo tempo è molto ordinato e intelligente. Cala nella ripresa, quando fa fatica a contenere le ripartenze del Milan.
Schiattarella 6.5 - Il migliore in campo della sua squadra. Tanta quantità, ma anche qualità al servizio della squadra. Mai banale, dà sempre l’idea di fare la scelta giusta. Nel finale cerca anche il gol, ma Donnarumma è in serata di grazia.
Caprari 5 - Nel primo tempo è il più vivace, ma pesa come un macigno l’errore dal dischetto. Mancava ancora tanto e si poteva riaprire, con merito, la partita. (Dal 69' Sau sv).
Insigne 6 - Trema ancora il palo che colpisce al 15’, una giocata di grande livello così come il lancio a tagliare il campo per Caprari pescato in fuorigioco. Ultimo ad arrendersi, mezzo voto in meno per aver sciupato una grossa occasione in piena area piccola. (Dall'81' Di Serio sv).
Lapadula 5.5 - Il periodo d’astinenza si sta protraendo più del previsto, oggi almeno ci ha provato con maggiore convinzione imbattendosi in un Donnarumma e in una difesa di ferro. Qualche piccolo segnale di risveglio, ma ad ora il suo girone d’andata è al di sotto delle aspettative.
Allenatore Filippo Inzaghi 6 - Si può dire poco quando, a cospetto della prima della classe imbattuta da tempo immemore, si calcia verso la porta 15 volte. La sconfitta non cancella la buona prestazione e il carattere di un gruppo che non si è fatto abbattere da nessun episodio negativo.
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MILAN
Donnarumma 7.5 - Para tutto, tiene in piedi il Milan quando è in dieci. Solo una volta lo spiazzano, su rigore. Ma il pallone va fuori.
Calabria 6 - Quando la situazione si fa complicata si sacrifica sempre più dietro arrivando anche a compiere interventi rilevanti. Meno bene davanti, dove perde diversi palloni. (Dall''81' Conti sv).
Kjaer 7 - L'acquisto di gennaio più importante. Dà sicurezza alla retroguardia, la dirige e ci mette una pezza quando serve. Non sta al massimo e Pioli lo toglie. (Dall'81' Kalulu sv).
Romagnoli 6.5 - Gli attaccanti del Benevento lo fanno soffrire, Lapadula in un'occasione riesce ad avere la meglio ma in generale tiene botta, aiutato dal prezioso rientro di Kjaer. Nell'arrembaggio finale dei sanniti sale in cattedra evitando il peggio.
Dalot 6 - Si sta rivelando un prezioso jolly di fascia. Rimpiazza degnamente Theo Hernandez ma non ci si può aspettare da lui lo stesso contributo offensivo. L'inferiorità numerica costringe a compiti sostanzialmente difensivi.
Tonali 4 - Un fallo inutile e pericoloso, peraltro dopo mezz'ora di gioco. E col Milan già in emergenza a centrocampo vista l'assenza di Bennacer, con l'aggravante che fra tre giorni c'è la Juventus.
Kessie 7 - Freddo dal dischetto, si sobbarca il peso del centrocampo, a maggior ragione dopo l'espulsione di Tonali. Preciso in fase di suggerimento, prezioso quando c'è da recuperare palloni. Sfiora la doppietta nel finale, il palo gli dice di no.
Brahim Diaz 6 - Inizia bene, si cerca e si trova con Calhanoglu ma deve abbandonare il campo per esigenze tattiche dopo l'espulsione di Tonali. (Dal 36' Krunic 5 - Entrata scomposta su Caprari che provoca il rigore che può riaprire la panchina. È andata bene stavolta, ma contro la Juve con Tonali squalificato toccherà di nuovo a lui e certi errori potrebbero costare carissimo).
Calhanoglu 6 - Poche fiammate, ma nonostante una serata quasi all'ombra riesce a momenti a metterci la firma. Il palo salva il Benevento.
Rebic 7 - Decisamente più a suo agio quando non è chiamato a fare l'unico punto di riferimento offensivo. Si procura il rigore e serve a Leao la palla dello 0-2. (Dal 70' Castillejo sv).
Leao 7 - Va a intermittenza ma quella volta che accende la luce è accecante. È il principale indiziato a uscire quando Tonali si fa espellere. Pioli decide di puntare sul suo estro e alla lunga viene premiato: dopo un primo tempo da nulla di fatto si inventa un gol capolavoro.
Allenatore Stefano Pioli 7.5 - Non ci sono più aggettivi per questo Milan che rispecchia fedelmente l'eccellente lavoro fatto dal suo tecnico. Che davanti alle avversità (l'espulsione di Tonali) riesce a fare la cosa giusta, tenendo Leao che lo premierà con un gol capolavoro e garantendo lo stesso una squadra equilibrata in mezzo al campo.
