Bologna, Calafiori si presenta: "Mi sento benissimo e ho solo voglia di giocare"

Questa mattina a Casteldebole si é svolta la conferenza di presentazione di Riccardo Calafiori. Insieme a lui Marco Di Vaio.
Di Vaio: "Riccardo é un ragazzo italiano che conosciamo e conoscete tutti. É stato molto forte nelle sua carriera, si é messo in mostra con la Roma poi ha subito un brutto infortunio che lo ha condizionato. Lo scorso anno é stato uno dei motivi dei nostri tanti viaggi a Basilea insieme a altri suoi compagni. Ha avuto una evoluzione anche come difensore centrale dimostrando una crescita nella sua duttilità. Quest'anno si sono create le condizioni per un investimento importante su di lui, perché crediamo nelle potenzialità del giocatore che rappresenterà il futo del nostro club. É uno dei giocatori italiani di grande prospettiva. Siamo molto contenti che sia arrivato".
Cosa ti ha convinto a tornare in serie A e cosa ti é stato pronosticato?
"La scelta di andare a Basilea é stata giusta perché era una squadra europea che giocava le coppe. Al contrario di quello che ci era stato prospettato tanti giocatori sono andati via e da qui é nata la possibilità e la voglia di tornare in Italia".
La tua prima impressione su Motta?
"Una brava persona che può diventare un grande allenatore. Io sono pronto a cogliere tutto quello che mi dirà, a imparare e a giocare".
Tra i giocatori che sono migliorati di più con Motta lo scorso anno c'è stato anche il terzino sinistro: questo ti ha aiutato a scegliere?
"Si sicuramente, ma mi sono trovato molto bene anche a fare il centrale. L'importante per me è giocare e migliorare".
Che rapporto hai con Ndoye, tuo ex compagno al Basilea?
"Dan é un grandissimo giocatore, oltre che un bravissimo ragazzo. Ci siamo trovati benissimo insieme, e potrò dargli una mano anche a inserirsi nonostante ho visto che non ha avuto grandi problemi".
Quando hai capito che il Bologna era realmente interessato a te?
"Interessato da subito. La trattativa non é stata semplicissima ma l'importante é essere qui".
Cosa hai imparato maggiormente con Mourinho?
"É un mister che ti dà tanto carisma, ti insegna a essere uniti e concentrati in campo".
Idolo a cui ti ispiri?
"A livello di ruolo ce ne sono tanti, come persona e giocatore non possono non nominare Daniele De Rosso: tutti sanno che persona é e che giocatore é stato".
Un tuo punto forte e uno dove devi crescere?
"Devo crescere in tutto . Sul punto forte forse la forza fisica".
Qual è la caratteristica che ti piace di più di questo Bologna?
"La tranquillità nel possesso palla, la volontà di avere in mano la partita e la capacità di rimontare".
Con che spirito ti riaffacci alla Serie A?
"Mi sento di non aver dimostrato a pieno quello che posso dare in campo ma sono convinto di poter fare bene"
Ti ha già parlato Motta delle caratteristiche che richiede ai giocatori nei ruoli che puoi ricoprire?
"No mi ha solo detto che mi vede benissimo in entrambi i ruoli".
Quali sono le caratteristiche dei calciatori svizzeri visto che il Bologna ne ha tre in squadra?
"Sono dediti al lavoro e sono simpatici. Dan lo conosco già, mentre Aebischer e Freuler li sto conoscendo adesso".
Hai fatto il centrale anche nella difesa a quattro? Quante vite ti senti di avere già vissuto?
"Si ho fatto anche il centrale a quattro, ma più nella difesa a tre: mi sento comunque bene in entrambi i ruoli. Non é sempre positivo cominciare a 18 anni in una piazza come Roma. A Basilea ho ritrovato continuità e ora mi sento più preparato".
Ti vedevi già un anno fa al Bologna? Il pensiero di tornare alla Roma c'è ancora?
"Con il Bologna siamo stati vicini più volte, mentre per quanto riguarda Roma non è un mio obiettivo. Ora sono in Serie a e voglio fare bene qui".
Thiago punta sulla concorrenza intera, quanto fa crescere?
"Fa stare molto sul pezzo. Io so quali sono le mie qualità e caratteristiche e il mio obiettivo é quello di giocare. Sarà concorrenza da qui a fine stagione".
Ti sei già incollato a De Silvestri per apprendere il più possibile?
"Mi ha abbracciato sin dal primo giorno, appena ha saputo che c'era un altro romano in squadra. É un ragazzo d'oro, mi aiuta sia dal punto di vista calcistico che Extra campo".
Ora che sei arrivato al Bologna ti senti ancora in rampa di lancio?
"Si perché ho fatto una stagione e mezzo in serie a accumulando non tante presenze, quindi credo di dover dimostrare ancora molto. Ma per il resto non mi sento più così giovane".
Tu ti vedi in propensione offensiva?
"Si perché è un mio punto di forza".
C'è un giocatore che ti ha colpito maggiormente nel Bologna?
"È ancora presto ma quello che penso abbia più qualità é Zirkzee: spero riesca a dimostrarle tutte e a fare un campionato importante".
Quale allenatore nel tuo percorso calcistico ti ha dato di più? Il motivo del. Numero 33?
"Tutti gli allenatori mi hanno dato molto, Mou mi ha insegnato molto dal punto di vista caratteriale mentre di Fonseca mi piaceva molto che mi lasciava tranquillo. La 33 perché il 3 é il mio numero preferito. La 16 ce l'ho sempre in testa però non é obbligatorio prenderla".
Fisicamente come stai?
"Sto veramente benissimo".
