Chi l'avrebbe mai detto? Juan Jesus rinato e fondamentale per lo Scudetto

Il volto di Juan Jesus è stato probabilmente una delle fotografie più nitide della fallimentare stagione 2023/24 conclusa col decimo posto. Il passaggio nell'undici titolare dal sudcoreano Kim all'ex centrale di Inter e Roma dopo che Natan è rapidamente retrocesso nelle gerarchie è stato il più grande downgrade dopo il terzo Scudetto. Spesso lasciato alla mercé degli avversari, quasi mai al 100%, il difensore brasiliano nel corso della scorsa annata ha inanellato una lunga serie di partitacce che sembravano l'epilogo di un'avventura iniziata nel 2021 per espressa richiesta di Luciano Spalletti.
La scorsa estate però quando tutti chiedevano la sua cessione Antonio Conte ha nuotato controcorrente. Ha spinto fin da subito per l'acquisto di Alessandro Buongiorno, ma ha anche chiesto che Juan Jesus restasse per ricoprire il ruolo di prima alternativa ai titolari. Una fiducia non scontata, ripagata con un'annata completamente diversa rispetto a quella passata. "Io da inizio ritiro dico al mister che o mi fa finire di giocare o mi allunga la carriera. Mi ha fatto bene lavorare con lui: fisicamente non mi sono mai sentito così bene, sono tra quelli che corrono di più ed anche tra i più veloci. Mi ha aiutato a livello di carattere e di personalità. A 33 anni uno pensa che non si possa crescere ancora, ma quest'anno ho imparato tanto", ha dichiarato un paio di settimane fa il centrale brasiliano che ha concluso il campionato con 15 presenze. Proprio come nella stagione del terzo Scudetto.
E adesso? Juan Jesus è in scadenza ma il Napoli ha una opzione per rinnovargli il contratto per altre due stagioni. Il difensore vorrebbe restare e la dirigenza non ha chiuso a questa possibilità. Forse due anni sono troppi ma un accordo fino al 30 giugno 2026 è plausibile perché questo Juan Jesus ha dimostrato di poter ancora dare tanto alla causa. Anche se un anno fa, di questi tempi, tutti pensavano il contrario.
