Cresce la Juventus targata Igor Tudor, Vaciago: "Quel confortante profumo di... Zoff"

"Solida è l’aggettivo che calza di più alla nuova Juventus di Tudor. Non bella, ma con una sua scontrosa grazia, come certe automobili degli Anni 70 in cui la praticità prevaleva sull’estetica. E una cosa che funziona, brutta non può essere". Inizia così il fondo a firma di Guido Vaciago per Tuttosport, dedicato alla crescita dei bianconeri nelle ultime settimane culminata con la vittoria di ieri in amichevole contro l'Atalanta.
"A una settimana dall’inizio del campionato - prosegue -, la Juventus è pronta, ha un’identità tattica scabra ma precisa, ha una formazione titolare in cui ogni giocatore ha un ruolo e compiti definiti (salto di qualità pazzesco rispetto all’anno scorso), non ha un gruppo da costruire e amalgamare, che è l’altra faccia della medaglia di un mercato fin qui parco. C’è anche l’altra, per carità, quella delle cessioni faticosissime, del caso Vlahovic (che intanto segna...), dei pezzi mancanti sulle fasce a e centrocampo (dando per scontato l’arrivo di Kolo Muani in pochi giorni). Ma questo avvalora ancora di più la vittoria di ieri, il lavoro di Tudor e la solidità della Juventus, visto che nelle prossime due settimane può solo migliorare".
Chiusura con un paragone con il passato: "Vedere gli stessi giocatori di un anno fa con maggiore sicurezza, padronanza del campo e fiducia è la conferma di
un naturale processo di maturazione che Tudor asseconda con la saggezza che fu di Dino Zoff, anche lui allenatore di una Juve di transizione, che si fece amare non solo per le due coppe (Italia e Uefa), ma per come ricostruì l’idea bianconera di squadra".
