Da Hjulmand a Pongracic: Corvino colpisce ancora, è il re delle plusvalenze

Pantaleo Corvino non è solo lo scopritore di talenti che compra a poco e vende a tanto. In cinquant’anni di carriera nel mondo del calcio, l’oggi responsabile dell’area tecnica del Lecce, è riuscito a rintracciare (oltre alle potenzialità) gli stimoli giusti nei calciatori. Così ha rilanciato tanti giocatori con uno status importante, ma reduci da un calo di prestazioni. Se Morten Hjulmand è a tutti gli effetti una masterclass di scouting, Marin Pongracic è un colpo di genio.
Un anno fa la cessione record di Hjulmand.
Il trasferimento di Morten Hjulmand è la cessione più remunerativa nella storia del Lecce. Pescato dall’ultima in classifica del campionato austriaco, nel giro di due anni e mezzo il suo valore di mercato è decollato. Corvino se n’è privato per 18 milioni più 3 di bonus e con l’incasso, messo a disposizione dalla società di Sticchi Damiani, ha costruito un’altra salvezza. Il record non verrà superato, ma ad un anno di distanza ci è andato vicino. Questa volta non parliamo di un giovane calciatore emerso nel Salento.
Pongracic: dimenticato dal calcio, poi dall’Italia. Corvino ci ha sempre creduto.
Incredibile la carriera del difensore centrale ceduto al Rennes per 14 milioni più 2 di bonus. Compagno di Haaland in Champions col Borussia Dortmund e di Modric in Nations League con la Croazia, è finito a Lecce per una cifra irrisoria: meno di 2 milioni. Il Wolfsburg lo aveva messo fuori rosa e tutti avevano smesso di credere in un giocatore affermato. Tranne Corvino, chiaramente. Tempo due anni e Pongracic ha ritrovato sia la nazionale sia un club con ambizioni europee. E intanto l’esperto uomo mercato batte cassa: un’altra plusvalenza memorabile.
