Empoli, attacco cercasi. Azzurri a secco nelle ultime tre gare

L'avvento di Davide Nicola sulla panchina dell'Empoli aveva ridato linfa a un gruppo che sembrava appiattito. Con il nuovo corso la squadra era riuscita a ottenere una continuità di rendimento e di risultati che l'avevano momentaneamente allontanata dai meandri della zona più calda. Anche l'attacco, il peggiore della Serie A, sembrava rivitalizzato dalle cure del nuovo tecnico. Tuttavia nelle ultime tre gare l'Empoli è tornato a fare fatica dal punto di vista offensivo. Vero, aveva di fronte avversari di caratura (e il prossimo non sarà da meno) ma i numeri parlano chiaro: gli azzurri non segnano da tre turni, che sono coincisi con altrettante sconfitte.
Un attacco tornato nell'ombra
Rispetto al recente passato Nicola dispone di un attacco più variegato, ma gli interpreti a sua disposizione faticano a essere decisivi. La freddezza di Niang dagli undici metri è stata indubbiamente importante e ha portato punti, ma il senegalese non sembra essere pienamente inserito negli schemi. Anche perché probabilmente non è ancora nel pieno della forma. Anche Cerri è arrivato a gennaio ed è un giocatore che può permettere un certo tipo di gioco, più di sponda e di raccordo, ma non ha ancora segnato il suo primo gol. Destro e Caputo hanno dovuto convivere con acciacchi e infortuni e solo ora sembrano essere tornati utili durante il corso della partita.
La maledizione di Cambiaghi
Un capitolo a parte merita Nicolò Cambiaghi. L'attaccante è imprescindibile per Nicola, così come lo era stato per i suoi predecessori. Mutano gli allenatori ma non muta la stima nei confronti di Cambiaghi, chiaro segnale che il giocatore riveste una grande importanza. Ha dovuto spesso cambiare ruolo ma ha sempre dato il suo contributo. Deve però far fronte a questa sorta di maledizione, che lo vede ancora a secco nonostante sia uno dei calciatori che tenta più dribbling e tiri verso la porta dell'intera Serie A. Se vorrà dire la sua in ottica salvezza l'Empoli dovrà tornare ad agitare le reti avversarie. Ha bisogno dell'apporto di tutti, ma è in zona offensiva che si misureranno le velleità azzurre.
