Empoli, centrare la salvezza e far crescere i giovani: le due missioni di Andreazzoli

"Sono felicissimo di accogliere di nuovo Aurelio, ho la certezza di quello che ci può dare questo cambio tecnico. Lui ha una marcia in più nel contribuire al completamento tecnico-tattico dei calciatori". Le parole del presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi, a margine della presentazione di Aurelio Andreazzoli, indicano il perché di questa scelta. Una scelta che potrebbe sembrare conservativa e priva di coraggio, ma che trova una sua logica nella filosofia dell'allenatore massese, che si sposa perfettamente con quella della società azzurra. L'idea è di trovare i risultati attraverso il bel gioco e di valorizzare al meglio i calciatori in rosa. È questo il DNA dell'Empoli e da qui si vuole ripartire.
All'entusiasmo del presidente Corsi ha fatto eco quello del nuovo mister. Andreazzoli, da buon ciclista amatoriale, ha ammesso che a Empoli sarebbe andato anche in bicicletta.
E che non vede l'ora di conoscere meglio i calciatori dopo averli ammirati, da spettatore, durante la scorsa stagione. Sarà interessante capire come si muoverà la società sul fronte-mercato. L'obiettivo è quello di rinforzarsi un po' dappertutto. Ma l'attenzione maggiore sembra essere rivolta ai "giovani di casa": la recente vittoria del Campionato Primavera ha avvalorato l'ipotesi che alcuni di questi possano entrare in prima squadra, naturalmente dopo essere valutati in ritiro dal nuovo allenatore. Dunque la missione di Andreazzoli non sarà solamente quella di raggiungere la salvezza. Il tecnico massese dovrà far crescere i tanti giovani presenti, creando quell'alchimia che è fondamentale per una piccola squadra come l'Empoli. La strada è ormai tracciata, per Andreazzoli non rimane altro che mettersi all'opera.
