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De Palo (ex Seattle): "Reynolds martello sulla fascia. Ecco perchè è cambiato il calcio USA"

ESCLUSIVA TMW - De Palo (ex Seattle): "Reynolds martello sulla fascia. Ecco perchè è cambiato il calcio USA"TUTTO mercato WEB
lunedì 1 febbraio 2021, 13:53Serie A
di Lorenzo Marucci

Reynolds alla Roma è anche la conferma di come il calcio europeo sia sempre più attento ai talenti che stanno crescendo negli Stati Uniti. Giuseppe De Palo collaboratore della Football Company di Alberto Faccini vive in America e ha lavorato tra le altre come allenatore e scout anche nelle giovanili e nello staff della prima squadra di Seattle Sounders (la formazione che l'anno passato ha vinto la MLS Cup). "Reynolds - dice a Tuttomercatoweb.com - è esploso negli ultimi sei mesi. In estate erano sorti dei problemi con Reggie Cannon e così dopo la sua partenza al Boavista hanno deciso di promuovere Reynolds dalla seconda squadra della franchigia, il North Texas. E' molto veloce sulla fascia, ha grande capacità di penetrazione, ottimo dribbling, si muove molto bene. Reynolds farà strada in Europa".

A chi lo paragona?
"E' uno alla Cuadrado, sulla fascia è un martello. Difende ma in attacco, nell'uno contro uno e in contropiede fa paura, è un... mostro. Ha accelerazione e cambio di marcia di livello internazionale. E tatticamente non è male".

Il calcio negli Stati Uniti è cresciuto molto e ora tanti giovani sono davvero di valore. Che cosa è successo?
"In effetti è così: ci sono molto talenti, da Pulisic a McKennie da Hoppe dello Schalke 04 a Adams del Lipsia. Tanti giovani poi, elemento importante, hanno pure il doppio passaporto. Qui in America sapevamo di avere o talenti e ora i club europei hanno capito di dover guardare anche qui in MLS e nelle leghe inferiori".

Rispetto a qualche anno fa qual è stata la molla che ha fatto esplodere questi talenti?
"La grande novità, che ha marcato una differenza, è stato lo sviluppo delle Academy; in MLS sono stati fatti grandi investimenti per creare questi centri dove i giocatori hanno tutto a disposizione, vivono lì, a volte anche con le famiglie. E' un aspetto che porta ad una crescita differente e migliore. Anni fa c'era il talento ma non era ben utilizzato e incanalato. Adesso grazie a queste strutture e strategie si vedono i frutti e i giovani arrivano a poter giocare in Europa. Se ci pensiamo bene è una novità eccezionale perchè solo dieci anni fa nessuno avrebbe deciso di spendere 9 milioni di dollari per un giovane giocatore statunitense".

Ma il calcio è visto con occhi diversi adesso anche dai ragazzini che invece prima si concentravano solo su football e baseball?
"No, non è cambiato, i ragazzi hanno ritenuto importante anche il calcio. qui gli appassionati ci sono sempre stati ma vent'anni fa avevi difficoltà a vedere una partita di serie A in diretta. Ora c'è la possibilità di seguire centinaia di gare in tutto il mondo e i ragazzi crescono dunque vedendo partite, sanno tanto di tutto, vivono il calcio e vogliono provarci".

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