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Gaich fa godere il San Lorenzo: "Ha sfidato Boca e River, come può temere la Juve?"

ESCLUSIVA TMW - Gaich fa godere il San Lorenzo: "Ha sfidato Boca e River, come può temere la Juve?"
lunedì 22 marzo 2021, 10:27Serie A
di Giacomo Iacobellis

Adolfo Gaich, dal San Lorenzo con furore. El Tanque argentino, 22 anni appena compiuti, ieri ha scritto la pagina più bella (finora) della sua esperienza in Serie A: golazo alla Juve, il secondo coi giallorossi, e vittoria allo "Stadium" che resterà scritta per sempre nella storia dei sanniti. Benevento e mister Pippo Inzaghi oggi si coccolano così con grande soddisfazione il giovane talento arrivato in prestito dal CSKA Mosca lo scorso gennaio, ma a festeggiare è ovviamente anche il Ciclón rossoblù che l'ha formato a Buenos Aires. Proprio per raccontare e conoscere meglio Gaich, TuttoMercatoWeb.com questa mattina ha intervistato in esclusiva il Direttore del Settore Giovanile del San Lorenzo ormai dal 2013: l'ex difensore Fernando Kuyumchoglu, con un passato da giocatore anche in Italia tra le fila del Castrovillari.

Kuyumchoglu, se le dico Adolfo Gaich cosa mi risponde?
"Adolfo è un figlio del nostro settore giovanile del quale siamo molto orgogliosi. Ci mancava da anni un giocatore dalla sua struttura fisica in attacco (Gaich è alto 190 cm, ndr), ma la prima cosa che mi sorprese di lui fu il suo senso del gol. Già al primo provino con noi, infatti, segnò una rete di destro e una di sinistro. Rimanemmo tutti a bocca aperta e lui, da quel momento, non ha smesso di crescere raggiungendo a suon di gol la nostra prima squadra e facendo la consueta scalata delle Nazionali giovanili argentine".

Chi lo ha allenato dice che è un misto tra Robert Lewandowski e Martin Palermo: cosa ne pensa lei che l'ha visto crescere, maturare e sbocciare?
"Per me Gaich è abbastanza simile a Lewandowski. Per la sua possanza fisica sembra che non sia forte coi piedi, ma vi assicuro che ha anche un'importante abilità tecnica. Il punto debole rispetto al centravanti polacco è forse il colpo di testa, ma Adolfo ci ha lavorato tanto ultimamente e sta migliorando di partita in partita. Parliamo di un centravanti molto intelligente, con un gran senso della posizione".

Non a caso il CSKA Mosca ve lo ha comprato per quasi 9 milioni di euro nell'estate del 2020.
"Sapevamo che prima o poi ci sarebbe stato questo rischio, ma siamo stati al contempo contenti per lui. Adolfo Gaich è un prospetto davvero interessante, che ha già esordito in Nazionale maggiore e che il mondo albiceleste tiene in grandissima considerazione in chiave futura. Si tratta solo di trovare, come sempre succede nel calcio, un tecnico che ti dia fiducia e riesca a motivarti. E Pippo Inzaghi ne sa sicuramente qualcosa in tema attaccanti...".

Ha visto il suo gol da tre punti contro la Juve ieri?
"Assolutamente sì e ho esultato a squarciagola. Lo stavo guardando perché sapevo che avrebbe giocato titolare e mi piace sempre seguire in giro per il mondo i calciatori che ho formato. Sono come dei figli per me e, nel caso di Gaich, non sono certo rimasto sorpreso. Adolfo, nonostante la giovanissima età, in Argentina ha già giocato gare così di cartello, ha vestito la maglia di un club storico come il San Lorenzo e affrontato squadre altrettanto blasonate come Boca e River. Come può aver paura della Juve? Ieri si è sicuramente dimostrato all'altezza dei bianconeri".

Secondo lei un giorno potrà vestire una maglia pesante in Europa proprio come quella della Juve?
"Ne sono convinto. Per noi che l'abbiamo formato fin da piccolo sarebbe veramente molto gratificante. Adolfo ha una struttura fisica eccezionale, una buona tecnica di base ed è un goleador nato. Insomma, ha tutto per continuare a inseguire il suo sogno e vestire, un giorno, la maglia di una big europea, oltre a essere sempre più protagonista con la Nazionale argentina. Intanto, però, vuole aiutare il Benevento a salvarsi".

Quali sono gli altri talenti del calcio europeo che ha lanciato da formatore in Argentina?
"Grazie a Dio ce ne sono stati tanti. Prima del mio arrivo al San Lorenzo, dal 2004 al 2013 ho lavorato al River Plate coi vari Musacchio, Pezzella, Lamela, Lanzini, Ocampos, Simeone... Solo per citarne alcuni. Formare le giovani promesse per me è un vero e proprio stile di vita. Oggi sono fiero di tutti i miei ragazzi e li saluto con affetto a distanza".

Chiosa inevitabile sul suo passato da giocatore nel calcio italiano: che ricordo ha di quella stagione al Castrovillari in Serie C2?
"Un ricordo meraviglioso. Era il 1996-1997, quella fu la mia ultima esperienza nel calcio professionistico, e dall'Italia in generale ho portato indietro con me tanti bei momenti. Una curiosità? Ebbi pure l'occasione di giocare contro il Benevento, nel fantastico stadio dei giallorossi dove oggi sta diventando grande proprio il mio Adolfo".

Nella foto Fernando Kuyumchoglu, Direttore del Settore Giovanile del San Lorenzo, col Ciclón campione nazionale Under 17 e il capocannoniere del torneo Adolfo Gaich (ben 20 reti segnate).

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