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Onofri: "Nicola ha il Dna granata. Che bello il Genoa di 'zio' Balla"

ESCLUSIVA TMW - Onofri: "Nicola ha il Dna granata. Che bello il Genoa di 'zio' Balla"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 13 febbraio 2021, 09:15Serie A
di Emanuele Pastorella

C’è un filo sottile che unisce Claudio Onofri, il Torino e il Genoa. E’ cresciuto nel vivaio granata, ha vestito le maglie di entrambi i club, ha collaborato per tanti anni con il Grifone una volta appesi gli scarpini al chiodo. “Mi auguro che pareggino e che riescano a raggiungere la salvezza” ha detto in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb in vista del faccia a faccia di oggi pomeriggio all’Olimpico Grande Torino.

Onofri, i granata sono in crescita.
“Sono tre rimonte importanti, tre recuperi che rappresentano la voglia di combattere del loro allenatore. Nicola ha il Dna granata, ha dentro lo spirito del Toro, e i giocatori riescono a metterlo in campo. Proprio con Davide ho un rapporto speciale”.

Ci racconti.
“Ci tengo a raccontare la storia, lo presi al Genoa quando aveva 14 anni. Ero il responsabile del settore giovanile dei rossoblu, con Amilcare Pallotti lo visionammo durante un torneo a Cairo Montenotte: mi bastò un quarto d’ora per decidere, lo volli subito con noi. Era un terzino di grande temperamento, ora lo è anche dalla panchina. La tragedia della scomparsa del figlio inevitabilmente lo ha segnato, ma gli ha anche dato ancora maggiore forza interiore: noti che ha uno sguardo diverso, la voglia di lottare non gli manca mai”.

Il Torino sta provando ad accelerare, il Genoa invece ha proprio svoltato.
“Qui a Genova lo chiamiamo “zio Balla”, appena arriva trasmette un’incredibile serenità e tranquillità all’ambiente. E ora, in questa sua nuova avventura con il rossoblu, ha anche dato una svolta sul piano tattico: Radovanovic nel ruolo di libero è una grande intuizione, Strootman ha dato tanta qualità alla manovra. E c’è una partita durante la quale il Genoa mi ha davvero impressionato”.

Quale?
“Quella al Gewiss Stadium contro la squadra di Gian Piero Gasperini. Per un attimo ho pensato “ma come è possibile? Giochiamo a Bergamo e l’Atalanta ha la maglia bianca?”. E invece era proprio il Genoa di Balla: hanno fatto una gran partita d’attacco, non è più il Grifone che pensa soltanto a non prenderle ma sviluppa azioni offensive importanti”.

La sfida nella sfida di oggi è quella tra i portieri: Sirigu e Perin si confrontano anche in chiave azzurro.
“Verissimo, è uno spunto interessante per osservare questo Torino-Genoa con uno sguardo diverso. Considero Mattia un prospetto incredibile, ma non mi convinse la sua scelta di accettare la Juve perché sarebbe andato a fare il secondo. Ora è in una nuova fase ascendente, sta facendo parate incredibili e in diverse occasioni ha mantenuto inviolata la porta. Può giocarsi le sue carte in vista dell’Europeo, invece Sirigu sta deludendo. Sulle tre reti subite dal Toro a Bergamo ha evidenti colpe, non si possono prendere certi gol”.

Per chi vale di più la partita delle 15?
“Per il Toro, senza dubbio. Il Genoa è riuscito a tirarsi fuori dalla zona calda ma sicuramente non verrà a Torino in gita perché so che Ballardini pretende sempre il massimo, i granata hanno bisogno di vincere perché restano in una situazione delicata di classifica. Un punto potrebbe andare bene ad entrambe: spero esca un pareggio che possa essere utile al Toro e al Genoa per raggiungere l’obiettivo della salvezza”.

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