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Pasqualin: “Spadafora ha dichiarato la propria incompetenza. Draghi aiuterà il calcio”

ESCLUSIVA TMW - Pasqualin: “Spadafora ha dichiarato la propria incompetenza. Draghi aiuterà il calcio”TUTTO mercato WEB
© foto di Aurelio Bracco
mercoledì 3 febbraio 2021, 20:40Serie A
di Alessio Alaimo

“Spadafora? De minimis non curat praetor”. Così a TuttoMercatoWeb l’avvocato Claudio Pasqualin a proposito delle parole di uscita di scena dell’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora (“Diciassette mesi fa non conoscevo il mondo dello sport”). “La dipartita di Spadafora - dice Pasqualin - non mi angoscia, anzi. Si era capito che non conoscesse il mondo dello sport, in lui si era vista tanta buona volontà ma niente di più. Non mi pare che lascerà una traccia positiva o troppi rimpianti. Meno male che alla fine si è rimediato alla ripartenza del calcio e all’autonomia del CONI altrimenti saremmo andati alle Olimpiadi senza bandiera. Lo sport dovrebbe stare lontano dalla politica. Non sempre i vari governi prevedevano il Ministro dello Sport, anche perché ci ha spesso pensato il CONI e non si sentiva la necessità dell’ingerenza politica”.

È grave che il Ministro dello Sport, per sua stessa ammissione, non conoscesse il mondo dello sport...
“Meno male che lo ha riconosciuto da solo. Ipse dixit. Non rimpiangerò Spadafora al di là delle ideologiche politiche, lo dico da persona che è nel calcio da mezzo secolo. Se ne va con una dichiarazione che gli fa onore, dichiarando la propria incompetenza”.

Governo Draghi: se così sarà, quali benefici potrà trarre il mondo del calcio?
“È una figura che brilla e credo sia orgoglio dell’Italia per come ha saputo svolgere il ruolo di governatore della Banca Centrale Europea. Ha salvato l’Italia ma anche l’Euro, mi sembra l’uomo giusto al posto giusto. Confido che possa fare il Governo, se c’è uno che può tirarci fuori dalla situazione in cui siamo è proprio lui. L’uomo non si discute. Il calcio non è la priorità di Draghi, giustamente. Ma quando avrà modo di valutarne le sue problematiche potrà essere utile e prendere decisioni corrette. Al di là del discorso fiscale, credo possa capire l’esigenza di fare una legge per gli stadi. Bisogna porre mano anche alla legge sul professionismo sportivo che è vecchia di trentanove anni. C’è da credere che quando avrà tempo e modo perché oggi è legittimo occuparsi di altre cose più importanti come la gestione della pandemia campagna vaccinale, cercherà di pensare al bene del calcio con grandi capacità”.

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