Ganz riflette: "La Legge Bosman ha peggiorato la crescita dei giovani italiani"

L'ex attaccante di Brescia, Atalanta, Milan e Inter - fra le altre - e oggi allenatore, Maurizio Ganz, ha parlato a margine del FIP Silver Mediolanum Cup di Treviso di alcune tematiche del nostro calcio.
Queste le sue parole sul nuovo corso dell'Inter con Cristian Chivu: "Ripartire con Chivu in panchina significa puntare su un allenatore giovane e con nuove idee" - riporta Napolimagazine.com - ". Qualche giocatore andrà via perché magari non sente più il progetto, ed è giusto che vada. Sarà una nuova grande sfida per l’Inter".
Qualcuno partirà, ma di certo non Lautaro Martinez, al centro di molti commenti in seguito alle sue parole post-eliminazione dal Mondiale per Club: "Lautaro sarà sicuramente il trascinatore, si sa che quando arriva un nuovo allenatore conta quanto i giocatori si metteranno a disposizione. In attacco l’Inter ha due giocatori straordinari, con Thuram forma una delle migliori coppie in Europa. Calhanoglu ha fatto cose importanti, anche se forse siamo alla fine di un ciclo. Toccherà a Chivu e alla dirigenza capire dove intervenire, ma la base è già buona”.
Parlando poi dei pochi attaccanti italiani nella classifica marcatori della Serie A: "È molto semplice: il 70% dei giocatori sono stranieri – sottolinea – Soprattutto davanti si crede poco nei talenti italiani. Una volta c’erano concorrenza e qualità altissime. Adesso è più difficile farli crescere. Come mai? La legge Bosman ha peggiorato il calcio italiano, sotto l’aspetto della crescita dei nostri giovani. È vero che ci ha guadagnato l’aspetto economico, ma da lì il livello tecnico si è impoverito. Guardando le immagini delle squadre di vent’anni fa, facevamo cose che oggi non si vedono più".
