Wild card della rosa o priorità alle plusvalenze. Quale futuro per Ramsey alla Juve?

La seconda stagione bianconera di Aaron Ramsey era iniziata nel migliore dei modi. Con Andrea Pirlo il feeling è stato immediato o quasi, col tecnico della Juventus che ha lodato a più riprese l'intelligenza calcistica del gallese. Qualche infortunio muscolare fra ottobre e novembre ne ha frenato crescita e continuità, ma da inizio anno Ramsey è tornato a star bene e Pirlo lo ha utilizzato spesso e volentieri come jolly. Centrocampista di destra, di sinistra, trequartista o addirittura seconda punta, tante le caselle in cui l'ex Arsenal può agire. In stagione, fino a questo momento, sono 20 le presenze, 2 i gol e 3 gli assist.
Jolly nel mazzo e largo alle plusvalenze? La Juventus, negli ultimi anni, ha sempre dato particolare attenzione alla questione plusvalenze. Lo impone il FFP, lo richiedono le logiche attuali di mercato. Ecco perché a fine anno, a prescindere dai risulati di squadra ed individuali, la società bianconera sarà chiamata a fare delle considerazioni. Perché Ramsey ha superato la soglia dei 30 anni. Perché era arrivato a parametro zero, quindi la vendita rappresenterebbe una plusvalenza pura o quasi. E perché il suo stipendio pesa per circa 7 milioni di euro sulle casse bianconere, fino al 2023. Tutti motivi buoni per valutare, riflettere, decidere. In Inghilterra sono propensi a credere alla cessione. Ma ad oggi, con quasi metà stagione ancora da giocare, nessuna decisione sembra esser stata ancora presa.
