Il centravanti che sembra Crespo: il Parma ha trovato una miniera con Pellegrino

Uno dei giocatori più interessanti della Serie A. Uno dei centravanti che per prospettiva, qualità e potenzialità, può diventare uno dei numeri nove di riferimento di una grande società del campionato italiano. Mateo Pellegrino, quando è arrivato a Parma al gong finale del mercato invernale del 2025, è stato chiaro. "Ho scelto il Parma perché conosco la sua storia, so che da qui sono passati molti argentini come Crespo, Veron, Almeyda e Sensini che hanno fatto la storia di questo Club e io voglio continuare sulla loro strada".
Un colpo cercato e voluto dal chief scout Massimiliano Notari, finalizzato dall'allora ds Mauro Pederzoli e che da subito ha colpito tutti per fisico e doti atletiche in area di rigore. La trattativa per prenderlo dal Velez Sarsfield, da dove il Parma prese anche Ordonez, non è stata facile. Però il contratto di Pellegrino scadeva di lì a poco, il club argentino rischiava di perderlo a zero e allora i dubbi svanirono. Il paragone nasce spontaneo, Hernan Crespo. " Anche a me è il primo che viene in mente. E' un'ispirazione, so quanto è stato importante per il Parma e so quanto ha fatto in altri club e anche in Argentina al River. Me ne parlano molto bene anche come allenatore, è un'ispirazione e spero di fare altrettanto bene", disse in sede di presentazione Pellegrino.
I gol di testa, col caschetto, sono oramai un marchio di fabbrica. Le grandi d'Italia lo seguono con interesse, i retroscena emersi in queste ore dicono che il Parma avrebbe rifiutato 15 milioni di euro dalla Roma con Gian Piero Gasperini che lo avrebbe voluto nella Capitale. L'impressione è che i ducali abbiano visto lungo, nel talento e nella prospettiva. Perché il figlio d'arte Pellegrino è destinato a valere molto, molto di più.
