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Il miglior dieci del Mondo e la pretattica tutta italiana di Martinez su De Bruyne e Hazard

Il miglior dieci del Mondo e la pretattica tutta italiana di Martinez su De Bruyne e HazardTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 2 luglio 2021, 10:30Serie A
di Marco Conterio
fonte dall'inviato di TMW a Euro 2020 - da Monaco di Baviera

Roberto Martinez ha dipinto Kevin de Bruyne come "il miglior numero dieci del Mondo" e forse non è andato lontano dall'obiettivo. Giocatore certamente sui generis, il prototipo del centrocampista moderno. KDB è l'uomo a tutto campo e per tutti i campi, per tutti gli schemi e per tutti gli allenatori. Al Wolfsburg aveva fatto intravedere barlumi di magnificenza, Pep Guardiola l'ha plasmato come la sua più moderna creatura e i frutti sono un giocatore tanto imprendibile quanto imprevedibile. A De Bruyne non manca un fondamentale e tanta è la sua capacità di giocare in ogni mattonella del campo, da esterno o da trequartista, da interno o da seconda punta, sinistra o destra, centro, alto, basso, ovunque e dovunque, che fermarlo risulta quasi impossibile.

Quasi. Per questo l'idea di vedere Nicolò Barella sul belga come fu per N'Golo Kanté in finale di Champions tra Chelsea e Manchester City, stuzzica Roberto Mancini e pare pure la soluzione più probabile. A patto che giochi, s'intende. Perché Roberto Martinez ha giocato a far l'italiano, come fu per Conte proprio contro i belgi ai tempi della Nazionale e dell'Europeo. Il Belgio ha mostrato quindici minuti dell'allenamento a due giorni dalla sfida agli azzurri e lì non c'erano KDB ed Eden Hazard. Gli spifferi dal ritiro dei Diavoli Rossi dicono che una volta spente le telecamere, son scesi in campo con gli altri. Entrambi hanno subito infortuni di lieve e moderata entità contro il Portogallo: uno alla caviglia, "con interessamento del legamento", per il giocatore dei Citizens. Uno al bicipite femorale, per il trequartista del Madrid. "Lo sapremo solo all'ultimo se ci saranno", ha detto Martinez ma incalzato sullo stesso tema, Axel Witsel s'è lasciato sfuggire che li ha visti "bene, in miglioramento", durante le sedute. Pretattica, tutta italiana. "E' giusto così", risponde Roberto Mancini. Giochi da grandi. Per trovare il Re degli scacchi.

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