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Il Siviglia è il Re dell'Europa League: la Juve si arrende 2-1, a Budapest sfida alla Roma

Il Siviglia è il Re dell'Europa League: la Juve si arrende 2-1, a Budapest sfida alla RomaTUTTO mercato WEB
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giovedì 18 maggio 2023, 23:37Serie A
di Michele Pavese

La Vecchia Signora si arrende al Re. Il Siviglia conquista l'ennesima finale di Europa League, la settima della sua storia: al Ramon Sanchez-Pizjuan finisce 2-1 per i ragazzi di Mendilibar, al termine di una partita intensa, spettacolare, a tratti esaltante, decisa solo dopo i tempi supplementari. Vlahovic aveva illuso i bianconeri, Suso pareggia e Lamela, nel primo tempo supplementare, manda gli andalusi a Budapest, dove affronteranno la Roma.

Ritmi forsennati, occasioni a grappoli - Come ampiamente previsto, i primi minuti sono molto complicati per la Juve, che però ha la prima grande occasione della sfida: Gatti prova a ripetere il blitz dello Stadium, Bono dice no. La pressione del Siviglia è però furiosa: la squadra di Mendilibar sfrutta al meglio le fasce, dove Cuadrado e Iling (preferito a Kostic) fanno molta fatica a contenere gli avversari. E proprio un cross dalla destra trova Ocampos: la palla sembra destinata nell'angolino destro, Szczesny vola ed evita l'1-0 con un miracolo (il polacco si ripeterà su Acuna). Anche il centrocampo bianconero è in affanno, ma quando Rabiot riesce a mettere il turbo sono dolori: Di Maria non è lucido e spreca clamorosamente con un improbabile scavetto. La Juve sa soffire e quando riparte crea sempre pericoli. Kean è encomiabile: fa salire la squadra, chiama la profondità e soprattutto colpisce un palo che grida vendetta. Il primo tempo si chiude incredibilmente sullo 0-0, con due "gialli": il gol annullato a Rabiot per fuorigioco di Locatelli (confermato dal VAR) e il rischio di Cuadrado, che abbatte Oliver Torres in area. Sembra rigore, Makkelie non si scompone.

A Vlahovic basta un pallone - Allegri, che ha dovuto già spendere un cambio (Paredes per l'infortunato Fagioli), chiede ai suoi di non schiacciarsi troppo e di sfruttare gli spazi lasciati dalla difesa di casa. Il Siviglia prova a partire forte anche nella ripresa ma le occasioni migliori le crea la Juve: Rabiot conclude la sua cavalcata con una rasoiata che si spegne di un soffio a lato, Bremer ci prova con la specialità della casa, ancora su calcio piazzato. La panchina bianconera capisce che c'è possibilità di far male e Vlahovic, appena entrato, dà subito ragione ad Allegri: ingenuità dei centrali di Mendilibar, il serbo si presenta davanti a Bono e lo supera con il colpo sotto. Primo pallone, subito letale.

Saetta di Suso, miracolo di Szczesny - Colpo durissimo per il Siviglia, ma la squadra di casa ha il merito di non abbattersi. Mendilibar, che aveva fatto entrare Suso al posto di Torres, inserisce anche Lamela al posto di Ocampos. E su una palla persa da Chiesa, i due ex protagonisti della Serie A combinano: l'argentino serve lo spagnolo, che vede lo spazio e non si lascia pregare, fulminando Szczesny da fuori area. È il momento peggiore per la Juventus, che annaspa e non riesce più a uscire. Bremer, Danilo e Gatti respingono quasi tutto; quel "quasi" è rappresentato dal colpo di testa di En-Nesyri al minuto 89, Szczesny è strepitoso e porta la sfida ai supplementari.

Chiesa spreca, Lamela colpisce - Succede tutto in cinque minuti. Vlahovic e Chiesa hanno due buone occasioni ma non riescono a sfruttarle, il Siviglia invece non perdona: Cuadrado lascia un metro di troppo a Bryan Gil, l'esterno crossa e trova in area Lamela, tutto solo. Il colpo di testa dell'ex Roma batte Szczesny e porta il Siviglia in finale (nonostante il rosso per doppia ammonizione sventolato all'indirizzo di Acuna, punito per una perdita di tempo), proprio contro i capitolini. Non sarà festa italiana a Budapest: il sogno della Juve si interrompe sul più bello.

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