Inter, Conte: "Eravamo partiti con un progetto che si è fermato ad agosto"

A margine della sconfitta interna in Coppa Italia contro la Juventus, Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Rai Sport. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Stasera sono pesante le assenze?
"Se vado ad analizzare la partita vedo che nel primo tempo abbiamo fatto due regali. Abbiamo fatto tutto noi, la Juve non ci ha messo molto del suo per farci gol. Abbiamo commesso due gravi ingenuità. Per il resto penso ci sia stata una grande prestazione della squadra, dobbiamo essere più cinici a concretizzare le occasioni che creiamo. Parliamo di un risultato negativo, perché la prestazione è stata ottima: i ragazzihanno dato tutto e hanno messo alle corde la Juve. Dispiace molto perché avremmo meritato di più".
Resta tutto aperto in vista del ritorno?
"Dopo un due a uno in casa devi vincere con due gol di scarto, non parliamo certo di una passeggiata. Ma adesso pensiamo al campionato, poi prepareremo il ritorno".
Come sta vivendo questi giorni Lukaku?
"Il ragazzo è sereno, anche perché parliamo di un ragazzo perbene, che si è sempre comportato nelle giusta maniera e non si permetterebbe mai di offendere nessuno. Stiamo parlando di un bravo ragazzo, penso che tutto quello che sta accadendo intorno avrebbe bisogno di maggiore serenità. Tutti dovrebbero provare ad andare oltre, ma capisco anche che faccia notizia, e che le notizie creino chiacchiere".
È tanto mediatica questa vicenda? Quanto hanno pesato le assenze?
"Romelu e Hakimi sono due giocatori importanti per noi, ma al tempo stesso dico che la squadra ha fornito una buonissima prestazione. Purtroppo ci sono stati due infortuni grossi da parte nostra, e questo ha concesso loro di vincere. In più il fatto di non aver concretizzato le occasioni spiega il risultato. Inutile attaccarsi alle assenze, chi è sceso in campo ha fatto il suo dovere. Adesso bisogna preparare una partita tosta contro la Fiorentina".
È contento di giocare a Firenze venerdì? Come spiega il cortocircuito?
"Non è di mia competenza commentare se sono contento o meno. Se ci dicono di giocare giochiamo, il club può essere contento o meno. Io sono l'allenatore e se mi dicono che si gioca preparo la partita. Ho fatto il calciatore, può capitare un infortunio e oggi ne sono capitati due. Dispiace perché era una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus".
Il rigore c'era?
"Non l'ho rivisto sinceramente. Mi auguro sempre che chi doveva vederlo l'abbia rivisto, e che vengano prese le decisioni migliori".
Le voci sul futuro societario stanno pesando?
"C'è una situazione sicuramente particolare. È inutile nasconderlo: siamo partiti con un progetto che ad agosto si è fermato".
Se la lasci giocare prima o poi la Juve segna...
"Abbiamo preparato la gara sapendo le cose che ci potevano mettere in difficoltà. L'abbiamo preparata alla stessa maniera dell'andata. Non mi sembra che la Juventus nel primo tempo abbia creato chissà che cosa o che Handanovic abbia fatto parate particolari. Senza quei due errori...".
Giocate a ritmi più bassi rispetto allo scorso anno?
"Rispetto qualsiasi valutazione. Fosse finita due a zero come la scorsa partita i ritmi sarebbero stati più intensi: il risultato condiziona sempre i giudizi, anche se rispetto tutti. Siamo partiti quest'anno aggredendo alti e prendendoci dei rischi, infatti abbiamo subito molte reti. Poi abbiamo deciso di abbassare il baricentro senza perdere pressione in una data zona di campo. Siamo stati determinati ed efficaci sotto tutti i punti di vista, ma rispetto il pensiero di tutti".
Al momento del cambio Vidal non sembrava molto contento.
"Quando escono i calciatori non guardo se hanno reazioni. Io devo prendere delle decisioni, e gli devono stare bene, punto e basta (ride, ndr)".
