Inter, l'infermeria si svuota ma Skriniar resta un caso. Tre gare dopo la rottura, mai assente prima

Cauto ottimismo alla Pinetina, all'alba di un aprile da cuori forti. L'Inter si appresta a vivere un mese decisivo: si parte dalla gara interna con la Fiorentina, poi nel giro di pochissimi giorni i nerazzurri si giocheranno l'accesso alla semifinale di Champions League e alla finale di Coppa Italia. Serate che possono cambiare una stagione, anche se il peso specifico più alto è proprio quello del campionato.
Dolori nazionali. Alti e bassi, nella sosta che deve ancora concludersi - oggi toccherà nuovamente a Romelu Lukaku col suo Belgio - per la squadra di Simone Inzaghi. Sono tornati doloranti Barella e Dzeko: è pure il segno di quanto l'Inter abbia stretto i denti per arrivare dov'è adesso, nonostante tutto. I due non preoccupano particolarmente in vista dell'incrocio con i viola, quando il tecnico piacentino conta di recupera Gosens e Dimarco sulla sinistra, ma pure Bastoni in difesa, anche se è da capire chi arriverà davvero al top all’appuntamento. Un passo alla volta, insomma, l'infermeria si andrà svuotando. E qui arriverà il difficile, perché il tema diventerà far ruotare la squadra, gestire gli impegni, evitare una lunga apnea che brucerebbe tutte le energie.
Skriniar resta un caso. A latere, la situazione sempre delicata di Milan Skriniar. Un caso che dura una stagione intera, dall'estate a oggi, e senza grossi dubbi in viale della Liberazione ci si è pentiti di non aver dato il via libera ad agosto. 50 milioni sono meglio di zero, ma soprattutto si sarebbero evitate incomprensioni e situazioni difficili da decifrare. L'ultima arriva dal botta e risposta incrociato nato dopo il forfait con la Slovacchia causa lombalgia, mentre dalla Francia ipotizzano addirittura che Skriniar possa considerare conclusa la sua stagione e a Milano devono giocoforza parare il colpo. A fare chiarezza ci penserà con buona probabilità proprio Inzaghi prima della gara con i viola. Un dato è pressoché certo: dal 24 gennaio, dalla rottura annunciata con tempismo rivedibile dal suo agente Sistici, Skriniar ha giocato tre partite più lo spezzone di Porto. Fin lì, aveva saltato solamente una gara per squalifica in tutto il campionato. E, a parte l'assenza per Covid nell'ottobre 2020, non vi è in nerazzurro il ricordo di un'altra indisponibilità prolungata. Curioso che i dolori alla schiena siano comparsi proprio dopo aver fatto sapere che il futuro sarebbe stato altrove.
